Ucraina, filorussi lanciano ultimatum alle forze di Kiev

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Le milizie vicine a Mosca lanciano chiedono all'esercito di abbandonare la regione di Donetsk entro ventiquattro ore, altrimenti "distruggiamo qualsiasi cosa". Intanto a Sloviansk ci sarebbero state vittime dopo gli scontri

Le forze di autodifesa filorusse del Donbass hanno dato a mezzanotte tra mercoledì e giovedì un ultimatum di 24 ore per il ritiro dell'esercito ucraino dall'autoproclamata repubblica di Donetsk. Lo ha annunciato a Ria Novosti Serghiei Zdriliuk, vice comandante delle milizie del Donbass, minacciando altrimenti l'attacco dei checkpoint in mano alle truppe di Kiev. "Se i veicoli corazzati non saranno ritirati e i blocchi stradali delle cosiddette autorità non saranno rimossi, avrò sufficiente potere e mezzi per distruggere e bruciare qualsiasi cosa. Gruppi di ricognizione e di sabotaggio sono pronti a muoversi a alcuni sono già in posizione", ha detto Zdriliuk.

Intanto Viaceslav Ponomariov, 'sindaco popolare' di Sloviansk, roccaforte degli insorti filorussi, ha reso noto che in scontri avvenuti mercoledì sera nei pressi di Sloviansk e Kramatorsk, nella regione ucraina orientale di Donetsk, ci sarebbero state 11 vittime e 24 feriti tra le forze ucraine, mentre le milizie locali avrebbero registrato un morto. Lo riferisce Interfax. Il ministro della difesa ucraino ha confermato gli scontri a Kramatorsk ma ha negato vittime tra i soldati ucraini, ammettendo solo alcuni feriti.

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