Libia, affonda barcone di migranti: almeno 40 morti

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Foto d'archivio

L'imbarcazione è naufragata al largo di Tripoli. Il portavoce del ministero dell'Interno: "Bilancio ancora provvisorio, soccorse decine di persone". "Terra di Mezzo": lo speciale di Sky TG24

Nuova strage della disperazione al largo delle coste orientali libiche. Un barcone carico di migranti diretti verso l'Europa è affondato a poche miglia dalla Libia causando la morte di almeno 40 persone tra cui donne e bambini. "Cinquantadue sono invece stati tratti in salvo", ha riferito domenica il colonnello Ayoub Kassem ai principali organi di stampa, precisando che secondo le "testimonianze dei sopravvissuti a bordo della barca viaggiavano 130 persone, e che al momento i dispersi sarebbero 42".

Secondo le autorità libiche l'imbarcazione è colata a picco martedì 13 al largo di Garabulli, a 50 km a est di Tripoli e "ancora oggi si continuano a ritrovare sulle coste oggetti e bagagli". "Questo indica – hanno aggiunto le stesse fonti - che la barca era carica di immigrati".
Per la sua vicinanza a Malta e dunque all'Europa a nord, e per i suoi confini porosi a sud, la Libia è uno dei Paesi di maggiore transito per molti immigrati che scappano dai Paesi dell'Africa subsahariana con l'obiettivo di raggiungere le coste europee.

Le minacce del governo - Nelle ore scorse il ministro dell'Interno di Tripoli Salah Mazek aveva minacciato di "facilitare" il flusso di immigrati clandestini verso l'Unione Europea se l'Ue non si assumerà le sue responsabilità nell'aiutare Tripoli a combattere il problema. Poi il governo libico era tornato sui suoi passi sottolineando in un comunicato la sua ferma volontà a continuare a collaborare con l'Europa e l'Italia per limitare l'afflusso di migranti.

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