L'accesso sarebbe stato vietato dopo che è finita online una conversazione fra dirigenti su un possibile intervento in Siria. Ue: mossa disperata. Una Corte chiede la sospensione della misura sul social network. Cresce la tensione a 4 giorni dal voto
Revocata la licenza a una tv - Nel mirino delle autorità, giovedì 27 è finito anche un canale televisivo. Il Consiglio superiore della Radio e della Tv (Rtuk) ha revocato la licenza per le trasmissioni nazionali all'emittente Kanalturk Tv, una voce apertamente critica nei confronti del premier Recep Tayyip Erdogan. Kanalturck è considerata vicina alla confraternita islamica Hizmet del predicatore Fetullah Gulen, ex alleato oggi arci-nemico di Erdogan, che lo accusa di avere dato il via alle inchieste anti-corruzione che fanno tremare il suo governo.
Il tweet di un giornalista del Wall Street Journal a Instanbul che conferma il blocco
#Turkey's telecoms regulator says took "admainstation measure" against YouTube one week after it banned @twitter. pic.twitter.com/E79G2385j2
— Emre Peker (@wsjemre) 27 Marzo 2014
Quattro giorni alle elezioni - Il voto delle amministrative fotograferà lo stato del paese per la prima volta dopo le grandi rivolte di Gezi Park in giugno, l'esplosione della tangentopoli turca in dicembre e le leggi censura per il web. Le tensioni sono riesplose nelle scorse settimane dopo che su Internet sono state pubblicate (e poi rimosse) le registrazioni degli "ordini" impartiti per telefono dal premier a direttori di giornali e tv per controllare le notizie. E alle inchieste si aggiunge ora un nuovo scandalo: una registrazione audio, uscita su internet, che accuserebbe il premier di avere organizzato nel 2010 la diffusione di un video a luci rosse dell'allora leader dell'opposizione Deniz Baykal, così costretto alle dimissioni. Twitter presenta vari ricorsi - Per quanto riguarda il blocco di Twitter la battaglia si è spostata intanto sul piano legale. Giovedì 26 la Corte amministrativa di Ankara ha ordinato la sospensione del provvedimento, definito "contrario ai principi dello stato di diritto". Ora la Tib, la commissione governativa delle telecomunicazioni che formalmente lo ha applicato, ha 30 giorni per adeguarsi alla decisione dei giudici o fare ricorso. Dalla California intanto non stanno a guardare. Il sito di microblogging ha presentato ricorsi contro il blocco, definito "sproporzionato e illegale" davanti a diverse corti turche. Davanti alle richieste delle autorità, Twitter ha detto di avere tolto solo due contenuti, perché contrari alle norme dello stesso sito.