Libia, rapito italiano. E' malato di diabete

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Il tecnico italiano rapito in Libia, nella regione della Cirenaica, Gianluca Salviato in una foto tratta da Facebook (Fonte: Ansa)

Gianluca Salviato, il tecnico sequestrato vicino a Tobruk, in Cirenaica, non avrebbe con sé medicine: sono state ritrovate nella sua auto abbandonata. Tra gli investigatori l'ipotesi che prevale è quella di rapimento a scopo di estorsione

Ancora nessuna notizia di Gianluca Salviato, il tecnico italiano rapito in Libia nella regione della Cirenaica sabato 22 marzo. Il 48enne di Trebaseleghe (Padova) è malato di diabete ma non ha con sé l'insulina: le medicine sono state rinvenute nella sua auto abbandonata. Tra gli investigatori l'ipotesi che prevale è quella di un rapimento a scopo di estorsione.

Salviato è originario della provincia di Venezia, e lavora da alcuni anni per la Enrico Ravanelli di Venzone (Udine), società che opera nel settore della costruzioni. Secondo indiscrezioni se ne era andato via dall'Italia perché non trovava lavoro (l'attesa di amici e familiari: video).
La ditta, per ora, non commenta la notizia del sequestro. Così come non ha intenzione di parlare la famiglia dell'italiano rapito vicino a Tobruk (la mappa). "Per ora non vogliamo lanciare appelli" dice la sorella di Giancluca Salviato, che assicura di essere in costante contatto con la Farnesina.




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