Il Pontefice invita alla comprensione per chi sperimenta "il fallimento del proprio amore". La situazione dei divorziati risposati sarà all'attenzione dei prossimi due sinodi voluti da Francesco sulla famiglia nel 2014 e nel 2015. VIDEO
Coltivare la cultura dell'accoglienza e non condannare chi sperimenta il fallimento del proprio amore. Questo l’appello di Papa Francesco nell'omelia a Santa Marta. Francesco invita a non cadere nella trappola di considerare i divorziati semplice 'casistica' perché, dice, "dietro la casistica c'è sempre una trappola contro di noi e contro Dio".
Quando "l'amore fallisce, perché tante volte fallisce, dobbiamo sentire il dolore del fallimento, accompagnare quelle persone che hanno avuto questo fallimento nel proprio amore - sono le parole di Francesco - non condannare! Camminare con loro! E non fare casistica con la loro situazione".
Non cadere nella trappola della "casistica" - I dottori della legge cercano di porre delle trappole a Gesù per "togliergli l'autorità morale", ha ricordato Papa Francesco osservando che "i farisei si presentano da Gesù con il problema del divorzio". Il loro stile, ha rilevato il Papa, è sempre lo stesso: "la casistica". "E' lecito questo o no? Sempre il piccolo caso. E questa - ha avvertito Bergoglio – è la trappola: dietro la casistica, dietro il pensiero casistico, sempre c'è una trappola. Sempre! Contro la gente, contro di noi e contro Dio, sempre!". "Alla domanda 'è lecito ripudiare la propria moglie?' - ha spiegato – Gesù rispose domandando loro cosa diceva la legge e spiegando perché Mose ha fatto quella legge così. Ma non si ferma lì: dalla casistica va al centro del problema, proprio ai giorni della Creazione".
I divorziati risposati al centro dei prossimi sinodi - La situazione dei divorziati risposati sarà all'attenzione dei prossimi due sinodi voluti dal Papa sulla famiglia, nel 2014 e nel 2015. Quindi il cammino ecclesiale è ancora lungo e sarà accompagnato anche dalla voce "dal basso" delle risposte di comunità e singoli al questionario sui temi caldi. Il magistero ecclesiale questa volta prima di esprimersi infatti ha deciso di mettersi in ascolto delle persone e delle famiglie. Nel frattempo il Papa indica la propria prospettiva, che è senza dubbio inclusiva, misericordiosa, non ispirata dalla casistica di una morale precettistica, rispettosa della coscienza e dell'esperienza delle persone. Da questo terreno emergerà, se e quando emergerà, una soluzione pastorale per i divorziati risposati.
Quando "l'amore fallisce, perché tante volte fallisce, dobbiamo sentire il dolore del fallimento, accompagnare quelle persone che hanno avuto questo fallimento nel proprio amore - sono le parole di Francesco - non condannare! Camminare con loro! E non fare casistica con la loro situazione".
Non cadere nella trappola della "casistica" - I dottori della legge cercano di porre delle trappole a Gesù per "togliergli l'autorità morale", ha ricordato Papa Francesco osservando che "i farisei si presentano da Gesù con il problema del divorzio". Il loro stile, ha rilevato il Papa, è sempre lo stesso: "la casistica". "E' lecito questo o no? Sempre il piccolo caso. E questa - ha avvertito Bergoglio – è la trappola: dietro la casistica, dietro il pensiero casistico, sempre c'è una trappola. Sempre! Contro la gente, contro di noi e contro Dio, sempre!". "Alla domanda 'è lecito ripudiare la propria moglie?' - ha spiegato – Gesù rispose domandando loro cosa diceva la legge e spiegando perché Mose ha fatto quella legge così. Ma non si ferma lì: dalla casistica va al centro del problema, proprio ai giorni della Creazione".
I divorziati risposati al centro dei prossimi sinodi - La situazione dei divorziati risposati sarà all'attenzione dei prossimi due sinodi voluti dal Papa sulla famiglia, nel 2014 e nel 2015. Quindi il cammino ecclesiale è ancora lungo e sarà accompagnato anche dalla voce "dal basso" delle risposte di comunità e singoli al questionario sui temi caldi. Il magistero ecclesiale questa volta prima di esprimersi infatti ha deciso di mettersi in ascolto delle persone e delle famiglie. Nel frattempo il Papa indica la propria prospettiva, che è senza dubbio inclusiva, misericordiosa, non ispirata dalla casistica di una morale precettistica, rispettosa della coscienza e dell'esperienza delle persone. Da questo terreno emergerà, se e quando emergerà, una soluzione pastorale per i divorziati risposati.