Nadia, Maria e le altre attiviste della band punk femminista continuano la campagna contro lo zar di Russia. Dopo un fermo della polizia, durato qualche ora, e le manganellate a Sochi, pubblicano un nuovo video contro il Presidente della Federazione
Клип Pussy Riot "ПУТИН НАУЧИТ ТЕБЯ ЛЮБИТЬ РОДИНУ". Премьера клипа. http://t.co/mpSPkFM7o0
— Надя Толокно (@tolokno) 20 Febbraio 2014
La clip mette insieme le loro 'performance' olimpiche durante i Giochi di Sochi: si parte con le immagini delle acque del Mar Nero da cui emerge un gruppo di Pussy Riot con in testa la balaclava, il passamontagna colorato diventato uno dei loro tratti distintivi. Poi si vedono entrare in azione a Sochi, in maglietta o canotta e pantaloni attillati, sempre con la balaclava, in un numero che va da quattro a sei: passeggiano, cantano e suonano sullo sfondo di loghi o simboli olimpici (dai cinque cerchi alle mascotte), subiscono l'aggressione dei poliziotti che le caricano a forza su un pullmino, vengono frustate da una pattuglia di cosacchi, tutti episodi successi in questi ultimi giorni.
Guarda il video dell'aggressione da parte dei cosacchi in uniforme tradizionale.
Nella canzone i temi spaziano dai 51 miliardi di dollari spesi per le Olimpiadi alle ironie verso la tedofora ed ex leggenda del pattinaggio Irina Rodnina (autrice di una gaffe contro Obama), dalla prigione "dove chiunque può finire", ai prigionieri della Bolotnaia (la piazza della protesta anti Putin alla vigilia del suo ritorno al Cremlino), dal boicottaggio della tv di opposizione Dozh ("non c'è onda") al gay pride negato.