La transgender fermata perché sventolava una bandiera arcobaleno con la scritta Gay è ok. Immediata la mobilitazione della Farnesina
Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin! pic.twitter.com/E68Lgtadgv
— vladimir luxuria (@vladiluxuria) 16 Febbraio 2014
Le reazioni in Italia - Immediate le reazioni in Italia alla notizia del fermo. La Farnesina ha attivito l'unità di crisi, mentre il mondo lgbt si è subito schierato al suo fianco. "I russi devono lasciarla libera subito" ha detto il presidente dell'Arcigay -Associazione Lgbt italiana Romani. "Il suo fermo conferma che la legge contro la propaganda gay è una legge infame, non c'è alcun motivo per non esporre una bandiera rainbow con la scritta 'essere gay va bene"', ha aggiunto. Anche Imma Battaglia, presidente onorario Di' Gay Project, ha reso noto di aver ricevuto una telefonata analoga da Vladimir Luxuria. "E' stata arrestata dalla polizia a Sochi - ha detto - mentre assisteva alle Olimpiadi (LO SPECIALE) con una bandiera con la scritta in russo 'Gay è ok'. L'atteggiamento degli agenti è stato brutale e aggressivo. Nessuno parla inglese. Ora si trova da sola in una stanza con luci al neon sulla faccia, presumibilmente in stato di fermo. Chiediamo un intervento immediato del ministro Bonino". Dopo il rilascio però dalla Farnesina hanno comunicato che "non vi è stata alcuna violenza o intimidazione". Luxuria era a Sochi per un servizio delle Iene.
Via Twitter interviene anche il presidente di Sinistra Ecologia e Libertà Nichi Vendola. "Ribelle, libera, senza paura dei gendarmi della moralità di Stato. Grazie @vladiluxuria".
ribelle, libera, senza paura dei gendarmi della moralità di Stato. Grazie @vladiluxuria #Sochi2014 #gay #Putin
— Nichi Vendola (@NichiVendola) 16 Febbraio 2014