Egitto nel caos, Mansour: "Presto elezioni presidenziali"

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Un'immagine degli scontri al Cairo - Foto: Getty

Sono diverse decine le vittime degli scontri degli ultimi giorni nel Paese. Piazza Tahrir assediata dagli oppositori. Intanto il presidente ad interim annuncia: "Al voto per scegliere la massima carica prima del rinnovo del parlamento"

L'Egitto terrà nuove elezioni presidenziali prima di quelle parlamentari: lo ha annunciato il presidente ad interim, Adly Mansour, confermando la modifica della tabella di marcia politica che potrebbe sancire l'avvento alla guida dello Stato, nel giro di qualche mese, del capo dell'esercito, generale Abdel Fattah al-Sisi.
Il calendario politico concordato dopo che l'esercito aveva deposto il presidente islamista, Mohammed Morsi, prevedeva che le elezioni parlamentari si tenessero prima dell'elezione di un nuovo presidente.

Gli scontri - Intanto si aggrava di ora in ora il bilancio degli scontri in Egitto, nei giorni in cui si celebrano i tre anni dalla deposizione di Hosni Mubarak. Secondo fonti del ministero della sanità nelle ultime 24 ore sarebbero morte almeno 49 persone,  mentre i feriti sarebbero 247. Dal canto suo il ministero dell'Interno parla di oltre mille arresti nelle ultime ore. Complessivamente dal 3 luglio scorso, oltre mille manifestanti che appoggiavano il presidente deposto Mohamed Morsi sarebbero state uccisi dalle forze dell'ordine o dai sostenitori delle nuove autorità messe al potere dai militari.

Piazze a confronto - In fiamme è soprattutto la capitale del Paese, il Cairo, dove agli oltre 10mila manifestanti a favore di Sisi che presidiano piazza Tahrir, unici ad essere autorizzati, si sono contrapposti i sostenitori del deposto presidente Morsi che a sopresa hanno dato vita a un sit in a Matareya, nella zona orientale della città. In mezzo le forze di sicurezza che non lesinano nell'uso di gas lacrimogeni e a interventi anche brutali per impedire agli oppositori di raggiungere piazza Tahrir. Nella notte, scontri tra chi appoggia le nuove autorità ed oppositori al regime sono proseguiti anchein molte altre provincie del paese.

Quattro soldati uccisi in Sinai -  Almeno quatto soldati egiziani sono rimasti intanto uccisi ed altri quattro sono stati feriti  nell'attacco condotto contro un veicolo militare nella provincia di Suez, nel nord del Sinai. Il veicolo è caduto in un imboscata  condotta da uomini armati che hanno lanciato una granata e poi hanno  cominciato a sparare sui militari. Secondo alcuni testimoni gli assalitori indossavano divise simili a quelli dei militanti di Ansar Beit al-Maqdis, gruppo ispirato ad al Qaida che opera nella penisola.

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