A causa della mancanza di un interprete all'attivista italiano di Greenpeace non era stata ancora ufficializzata la chiusura del procedimento per "teppismo". Ora è in attesa di un visto per tornare in Italia
La giustizia russa ha notificato giovedì 26 dicembre a Christian D'Alessandro, l'attivista italiano di Greenpeace accusato di "teppismo" dopo l'azione nell'Artico, la chiusura del procedimento a seguito dell'amnistia approvata la scorsa settimana. Lo riferisce l'ufficio stampa di Greenpeace.
In attesa di un visto - D'Alessandro è stato l'ultimo dei 30 attivisti ad essere informato ufficialmente dell'amnistia dal Comitato investigativo di San Pietroburgo, poiché mercoledì, il giorno di Natale, mancava un interprete. Giovedì mattina Greenpeace Russia ha fatto sapere che 22 su 26 attivisti stranieri amnistiati hanno già presentato i documenti per ottenere i visti di transito necessari a lasciare la Russia. Il britannico Antony Perrett, già primo a ricevere la notifica dell'amnistia, ha già ricevuto il visto e sarà a casa entro Capodanno. Quanto a Christian, "ha già ricevuto la notifica. Ora si unirà agli altri per risolvere la questione del visto di transito", ha detto un rappresentante dell'ufficio stampa di Greenpeace all'agenzia Itar-Tass.
In attesa di un visto - D'Alessandro è stato l'ultimo dei 30 attivisti ad essere informato ufficialmente dell'amnistia dal Comitato investigativo di San Pietroburgo, poiché mercoledì, il giorno di Natale, mancava un interprete. Giovedì mattina Greenpeace Russia ha fatto sapere che 22 su 26 attivisti stranieri amnistiati hanno già presentato i documenti per ottenere i visti di transito necessari a lasciare la Russia. Il britannico Antony Perrett, già primo a ricevere la notifica dell'amnistia, ha già ricevuto il visto e sarà a casa entro Capodanno. Quanto a Christian, "ha già ricevuto la notifica. Ora si unirà agli altri per risolvere la questione del visto di transito", ha detto un rappresentante dell'ufficio stampa di Greenpeace all'agenzia Itar-Tass.