Netanyahu, Israele pronto a storica pace con palestinesi
MondoProgressi nei negoziati in Medio Oriente. Ma il primo ministro ha aggiunto che il Paese deve avere la possibilità di difendersi da solo. Il segretario di Stato Usa John Kerry a Gerusalemme: la sicurezza è "in cima alle nostre priorità"
Il primo ministro Benyamin Netanyahu ha detto che Israele è pronto a "una storica pace con i palestinesi, basata su due Stati per due Popoli". Il premier - citato dai media - ha poi aggiunto che "Israele deve avere la possibilità di difendere se stesso da solo".
Netanyahu ha poi avvertito che le due parti "hanno bisogno di avere reali negoziati ed evitare dita puntate e crisi artificiali". Il premier, che ha incontrato John Kerry nella sua residenza a Gerusalemme, ha aggiunto che Israele sta onorando "tutti gli accordi" raggiunti nelle trattative che hanno portato all'attuale tornata di negoziati di pace.
Ottimista il segretario di Stato Usa John Kerry: "Ritengo che stiamo facendo alcuni progressi". Il capo della diplomazia americana ha poi confermato che il generale a riposo John Allen, ex comandante delle truppe statunitensi in Afghanistan, sta preparando un piano per garantire la sicurezza d'Israele nell'ambito del futuro accordo di pace.
Kerry ha inoltre sottolineato "il profondo impegno americano" a tutela della sicurezza d'Israele e della sua capacità di difesa. E ha affermato che la questione della sicurezza israeliana è in cima all'agenda americana, sia per quanto riguarda il negoziato con i palestinesi che sul nucleare iraniano. Riguardo a Teheran, il segretario di Stato ha voluto nuovamente rassicurare Israele che le principali sanzioni contro l'Iran rimangono in piedi in attesa di un'intesa definitiva. "Il regime di sanzioni sul petrolio e le finanze rimane assolutamente in funzione - ha affermato - Non è cambiato. Rimarremo vigilanti".
Il segretario di Stato ha poi incontrato in serata il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmous Abbas, con cui ha discusso delle misure di sicurezza e di questioni a lungo termine riguardanti un futuro accordo di pace tra israeliani e palestinesi.
Netanyahu ha poi avvertito che le due parti "hanno bisogno di avere reali negoziati ed evitare dita puntate e crisi artificiali". Il premier, che ha incontrato John Kerry nella sua residenza a Gerusalemme, ha aggiunto che Israele sta onorando "tutti gli accordi" raggiunti nelle trattative che hanno portato all'attuale tornata di negoziati di pace.
Ottimista il segretario di Stato Usa John Kerry: "Ritengo che stiamo facendo alcuni progressi". Il capo della diplomazia americana ha poi confermato che il generale a riposo John Allen, ex comandante delle truppe statunitensi in Afghanistan, sta preparando un piano per garantire la sicurezza d'Israele nell'ambito del futuro accordo di pace.
Kerry ha inoltre sottolineato "il profondo impegno americano" a tutela della sicurezza d'Israele e della sua capacità di difesa. E ha affermato che la questione della sicurezza israeliana è in cima all'agenda americana, sia per quanto riguarda il negoziato con i palestinesi che sul nucleare iraniano. Riguardo a Teheran, il segretario di Stato ha voluto nuovamente rassicurare Israele che le principali sanzioni contro l'Iran rimangono in piedi in attesa di un'intesa definitiva. "Il regime di sanzioni sul petrolio e le finanze rimane assolutamente in funzione - ha affermato - Non è cambiato. Rimarremo vigilanti".
Il segretario di Stato ha poi incontrato in serata il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmous Abbas, con cui ha discusso delle misure di sicurezza e di questioni a lungo termine riguardanti un futuro accordo di pace tra israeliani e palestinesi.