Nucleare, Kerry a Ginevra: niente accordi per il momento

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I colloqui a Ginevra nella giornata di giovedì 7 novembre
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Il segretario di Stato Usa a sorpresa vola in Svizzera per incontrare il ministro degli Esteri dell'Iran, Javad Zarif. Obama: "Meglio raggiungere un'intesa che aumentare le tensioni"

Stati Uniti e Iran sembrano molto vicini a un accordo storico sul cruciale dossier nucleare. Il segretario di Stato John Kerry, a sorpresa, vola a Ginevra dove venerdì 8 novembre vede il ministro degli esteri iraniano, Javad Zarif. E' il segnale che, nelle ultime ore, i colloqui tra i vertici di Teheran e il gruppo 5+1 sulla difficile questione atomica potrebbero aver fatto passi da gigante. Ai colloqui partecipano anche il ministro degli Esteri britannico William Hague e l'omologo tedesco Guido Westerwelle. Dopo tanti alti e bassi, la prudenza è d'obbligo. Lo stesso John Kerry ha detto che "per il momento non c'è ancora alcun accordo".
La Nbc parla apertamente della vigilia di un "momento storico", che potrebbe ristabilire il dialogo e la collaborazione tra Teheran e Washington dopo circa 35 anni di rapporti tesissimi.

Pochi minuti dopo la notizia del viaggio di Kerry, lo stesso Barack Obama, ai microfoni sempre della Nbc, seppure tra mille prudenze, ha in qualche modo confermato il netto miglioramento del clima: "Raggiungere un accordo con Teheran sul dossier nucleare – ha detto il presidente - è di gran lunga preferibile rispetto a far aumentare le tensioni che potrebbero portare a un scontro".

Più tardi è arrivato un comunicato ufficiale del Dipartimento di Stato che, seppure confermando la missione del tutto inattesa di Kerry in Svizzera, ostenta cautela: "Il Segretario di Stato – si legge nella nota - si recherà a Ginevra, su invito del rappresentante dell'Unione europea Catherine Ashton, nel tentativo di contribuire a ridurre le divergenze nei negoziati". Insomma, tutto fa pensare a una clamorosa svolta positiva, ma servirebbe ancora un ultimo sforzo.

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