Immigrazione, la Ue: "Aiutare i Paesi più esposti"

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Dopo il vertice europeo, Barroso dice: "Ora c'è il senso di urgenza". Letta: "Le conclusioni operative arriveranno a dicembre, a giugno 2014 saranno affrontati i temi giuridici". Hollande: "Tre principi di azione per affrontare flussi migratori"

Consideriamo sufficienti le conclusioni del vertice e consideriamo importante che sia stato incamerato il concetto di "solidarietà", trasformandolo in un tema "europeo". Lo ha detto il premier Enrico Letta, in conferenza stampa al termine del vertice Ue, sulle decisioni in merito all'immigrazione. Il premier Enrico Letta si è detto soddisfatto per l'esito del vertice Ue in materia di immigrazione, ricordando che le conclusioni operative, come l'impiego di Frontex arriveranno con il consiglio europeo di dicembre, mentre a giugno 2014 verranno affrontati i temi giuridici come l'asilo.
Nessuno ha "una soluzione miracolosa per l'immigrazione", aveva detto poco prima il ministro degli esteri Emma Bonino, in un'intervista alla Bbc. Bonino aveva sottolineato che la costa sud dell'Europa deve essere di "responsabilità comune" da parte degli stati Ue.

Merkel: "Due scadenze" - E anche Angela Merkel è tornata sulla doppia scadenza riguardo all'emergenza immigrazione: "Bisogna fare una distinzione - ha spiegato la Cancelliera tedesca - tra le misure immediate per gestire il problema dell'immigrazione, che verranno discusse al vertice Ue di dicembre, e la prospettiva a lungo termine in cui rientra la revisione delle politiche Ue per l'asilo, che invece verrà discussa al vertice Ue di giugno 2014".

Hollande: "Saranno tre i principi di azione" - "L'Europa ha definito un metodo con tre principi di azione" per affrontare i flussi migratori, ha invece commentato il presidente francese Francois Hollande. E' stato costituito un gruppo di lavoro sotto l'autorità della Commissione, e "per dicembre dobbiamo avere una risposta per il Mediterraneo". Hollande ha spiegato che le tre azioni sono: agire su paesi origine e transito, rafforzare la sorveglianza delle frontiere sulle coste e lottare contro i trafficanti di uomini.

Barroso: "Dobbiamo aiutare i Paesi più esposti" - Stessi principi, "prevenzione, protezione e solidarietà", ribaditi dal presidente Ue Herman van Rompuy al termine del summit precisando che la Ue "condivide la responsabilità con i Paesi maggiormente colpiti".
A dicembre la task force per l'immigrazione darà la sua lista di priorità su come usare meglio strumenti già esistenti e a giugno dell'anno prossimo il vertice Ue discuterà di politiche più a lungo termine".
"Non è un problema nuovo ma ora c'è un senso di urgenza, e dobbiamo aiutare i Paesi più esposti", ha aggiunto il presidente della Commissione Ue José Barroso al termine del summit, spiegando che si lavorerà anche con i Paesi di origine e transito.

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