Deposto dall’esercito a luglio, Morsi comparirà davanti alla Corte d’Assise per rispondere di omicidio di manifestanti e incitamento alla violenza. Il ministro della Difesa Sisi, intanto, non esclude una sua candidatura alle presidenziali 2014
L'ex presidente egiziano Morsi e una decina di dirigenti della fratellanza compariranno davanti alla Corte d'Assise il 4 novembre per rispondere di omicidio di manifestanti e incitamento alla violenza. Lo ha stabilito la Corte d'Appello. Tra gli imputati ci saranno anche Essam El Eryan, all’epoca vicepresidente del partito della confraternita Giustizia e Libertà, e Mohamed El Beltagy, uno dei massimi dirigenti del movimento islamico. Morsi è detenuto in una località segreta dal 3 luglio scorso, giorno in cui è stato deposto dai militari dopo le grandi manifestazioni popolari che ne chiedevano le dimissioni. Nei giorni scorsi, in coincidenza con il quarantesimo anniversario della Guerra Arabo-Israeliana del 1973, gli scontri tra sostenitori di Morsi e l'esercito hanno causato decine di vittime.
Sisi candidato Presidente? - Per eleggere un nuovo presidente, l’Egitto dovrà aspettare il 2014. E la novità di questi giorni è la possibile candidatura, smentita fino a poco tempo fa, del generale Abdel Fattah al Sisi, 58 anni, ministro della Difesa. “Lo deciderà la volontà di Dio”, ha detto Sisi, recitando un versetto del Corano, a un giornalista che gli chiedeva se avesse intenzione o meno di partecipare alle prossime presidenziali. Frase che in molti hanno interpretato come un’apertura. Era stato proprio Sisi, in qualità di Capo di Stato maggiore delle forze armate, ad annunciare in televisione la destituzione e l’arresto dell’allora presidente Mohamed Morsi. Sisi, in quell’occasione, aveva comunicato alla nazione anche la nomina di un governo e di un presidente ad interim al quale l’esercito aveva affidato una tabella di marcia che prevedeva una riforma della Costituzione, le elezioni legislative e, appunto, le presidenziali nel 2014.
Sisi candidato Presidente? - Per eleggere un nuovo presidente, l’Egitto dovrà aspettare il 2014. E la novità di questi giorni è la possibile candidatura, smentita fino a poco tempo fa, del generale Abdel Fattah al Sisi, 58 anni, ministro della Difesa. “Lo deciderà la volontà di Dio”, ha detto Sisi, recitando un versetto del Corano, a un giornalista che gli chiedeva se avesse intenzione o meno di partecipare alle prossime presidenziali. Frase che in molti hanno interpretato come un’apertura. Era stato proprio Sisi, in qualità di Capo di Stato maggiore delle forze armate, ad annunciare in televisione la destituzione e l’arresto dell’allora presidente Mohamed Morsi. Sisi, in quell’occasione, aveva comunicato alla nazione anche la nomina di un governo e di un presidente ad interim al quale l’esercito aveva affidato una tabella di marcia che prevedeva una riforma della Costituzione, le elezioni legislative e, appunto, le presidenziali nel 2014.