Il ministero degli Esteri ha confermato che un connazionale è stato ucciso nell’isola africana insieme a un francese e un malgascio. Una folla inferocita li avrebbe linciati, accusandoli di trafficare organi. Sconsigliati i viaggi nel Paese
Orrore in Madagascar, dove giovedì 3 ottobre tre persone sono state linciate dalla folla e uccise. Tra queste, come ha confermato nella giornata di venerdì la Farnesina, c’è anche un italiano. Il Ministero degli Esteri ha verificato la notizia dopo che la polizia locale aveva fatto sapere che una delle vittime aveva un passaporto italiano. La stampa malgascia lo ha identificato come il 50enne Roberto Gianfalla, originario di Palermo e con doppia cittadinanza italiana e francese. Dopo gli studi alberghieri in Francia, aveva girato il mondo lavorando anche in America. Gli altri due uomini uccisi sono un francese di nome Sebastien e un malgascio.
La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara. Secondo alcuni testimoni una folla inferocita ha linciato a morte tre persone, con l'accusa di traffico d'organi, dopo l'omicidio di un bimbo di otto anni il cui corpo sarebbe stato ritrovato mutilato.
Le tre macabre esecuzioni sono avvenute a diverse ore di distanza l'una dall'altra: le prime due sulla spiaggia di Ambatoloaka, lingua di sabbia bianca della principale stazione balneare dell'isola di Nosy Be, uno dei poli turistici sulla costa nordoccidentale del Madagascar. L'ultima in un quartiere periferico della cittadina.
Secondo le autorità locali, sei persone sarebbero state fermate per i tre omicidi-
Gli episodi di criminalità sono aumentati considerevolmente nell'isola dopo il colpo di stato, avvenuto nel 2009, che ha portato al potere il presidente Andry Rajoelina, e che ha fatto sprofondare il Paese in una gravissima crisi economica. Altro dato inquietante è la giustizia fai da te, visto che i linciaggi pubblici "non sono una rarità in Madagascar" – come scrive il sito di France24 –, in particolare nei confronti di presunti ladri o nel caso di omicidio.
Dopo gli ultimi fatti di sangue, la Farnesina sconsiglia al momento viaggi nel Paese, pur essendo la situazione dell'ordine pubblico in apparente via di normalizzazione. A coloro che già si trovassero sul posto, sul sito Viaggiare sicuri si raccomanda, in ogni caso, la
dovuta prudenza nelle ore diurne e si consiglia di evitare spostamenti nelle ore notturne.
La dinamica di quanto accaduto non è ancora chiara. Secondo alcuni testimoni una folla inferocita ha linciato a morte tre persone, con l'accusa di traffico d'organi, dopo l'omicidio di un bimbo di otto anni il cui corpo sarebbe stato ritrovato mutilato.
Le tre macabre esecuzioni sono avvenute a diverse ore di distanza l'una dall'altra: le prime due sulla spiaggia di Ambatoloaka, lingua di sabbia bianca della principale stazione balneare dell'isola di Nosy Be, uno dei poli turistici sulla costa nordoccidentale del Madagascar. L'ultima in un quartiere periferico della cittadina.
Secondo le autorità locali, sei persone sarebbero state fermate per i tre omicidi-
Gli episodi di criminalità sono aumentati considerevolmente nell'isola dopo il colpo di stato, avvenuto nel 2009, che ha portato al potere il presidente Andry Rajoelina, e che ha fatto sprofondare il Paese in una gravissima crisi economica. Altro dato inquietante è la giustizia fai da te, visto che i linciaggi pubblici "non sono una rarità in Madagascar" – come scrive il sito di France24 –, in particolare nei confronti di presunti ladri o nel caso di omicidio.
Dopo gli ultimi fatti di sangue, la Farnesina sconsiglia al momento viaggi nel Paese, pur essendo la situazione dell'ordine pubblico in apparente via di normalizzazione. A coloro che già si trovassero sul posto, sul sito Viaggiare sicuri si raccomanda, in ogni caso, la
dovuta prudenza nelle ore diurne e si consiglia di evitare spostamenti nelle ore notturne.