Siria, Obama all'Onu: "Imporre il bando sulle armi chimiche"

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Barack Obama alle Nazioni Unite (Ansa)

Il presidente Usa alle Nazioni Unite chiede una "risoluzione forte su Damasco" e ribadisce: "Insulto dire che l'attacco coi gas non è opera di Assad". Salta il bilaterale con il presidente iraniano Rohani. "Troppo complicato" secondo funzionari di Teheran

Nuovo affondo sulla Siria e cauta apertura al dialogo nei confronti dell'Iran, ma nessun faccia a faccia con il presidente Rohani. Barack Obama, parlando all'Assemblea generale dell'Onu, delinea la sua strategia nella regione mediorientale, lanciando un appello per la definitiva messa al bando delle armi chimiche e chiedendo al nuovo corso di Teheran "fatti concreti" dopo tante parole. Intanto è saltato lo storico faccia a faccia che la Casa Bianca avrebbe voluto col nuovo leader iraniano, Hassan Rohani, a margine dei lavori al Palazzo di Vetro: per gli iraniani - ha spiegato un alto funzionario Usa - era "troppo complicato" realizzarlo ora.

"Bandire le armi chimiche"
- "La comunità internazionale deve imporre un bando alle armi chimiche: è nell'interesse degli Stati Uniti e del mondo". Il presidente americano Barack Obama, dal palco dell'Assemblea generale dell'Onu a New York torna a parlare delle diverse crisi in Medio Oriente, a partire da quella siriana. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu "deve approvare una risoluzione forte per garantire che la Siria mantenga i suoi impegni sulle armi chimiche", spiega Obama. Secondo il presidente Usa i ribelli in Siria non hanno sferrato alcun attacco con i gas. "E' un insulto alla ragione umana e alla legittimità di questa istituzione suggerire che sono stati altri al di là del regime a portare avanti l'attacco" del 21 agosto scorso. "Le prove che sia stato Assad ad usarle sono schiaccianti". Obama ha anche annunciato che verranno stanziati 339 milioni di dollari supplementari per gli aiuti umanitari in Siria.


Le crisi in Medio Oriente - "Gli Stati Uniti sono impegnati in Medio Oriente per il lungo termine", ha dichiarato ancora Obama sottolineando che gli Usa non scenderanno mai a compromessi nell'appoggiare Israele e la sua esistenza. "In Egitto abbiamo assunto la scelta di non appoggiare alcun fronte del conflitto" mentre "in Libia sono state salvate un numero enorme di vite umane".

Rohani non vede Obama, ma incontra Hollande - Obama, nel suo discorso all'Onu, ha parlato anche dell'Iran. "Le parole concilianti iraniane devono essere seguite da azioni", ha detto aggiungendo di voler risolvere i problemi del nucleare dell'Iran in modo diplomatico. "Le divergenze non possono essere risolte da un giorno all'altro ma sono incoraggiato" dall'atteggiamento più moderato di Rohani. Nessun incontro però tra i due leader. La Casa Bianca aveva offerto all'Iran la possibilità di un "incontro" informale tra il presidente americano Barack Obama e quello iraniano Hasan Rohani a margine dei  lavori dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, ma da parte iraniana l'offerta è stata respinta perché "la cosa è troppo complicata da fare per gli iraniani in questo momento". Rohani ha invece brevemente incontrato il presidente francese Francois Hollande. I due hanno parlato del programma nucleare iraniano e della situazione in Siria e Libano.

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