Usa, dagli 007 alle mostre: le agenzie governative su Tumblr

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L'ultima a sbarcare sulla popolare piattaforma web è stata la comunità dell'intelligence. "E' per garantire più trasparenza", ha detto Obama. Ma alcuni sono scettici. Sono comunque decine le istituzioni a stelle e strisce a comunicare con il microblogging

di Raffaele Mastrolonardo

“La comunità dell'intelligence sta mettendo in piedi un sito che servirà da collettore di ulteriore trasparenza”. Chissà se Barack Obama, quando ha fatto questa dichiarazione, immaginava che il sito in questione sarebbe stato un blog. E che, per giunta, sarebbe stato creato su Tumblr, la piattaforma nota per la sua audience giovane, irriverente e sempre a caccia di fenomeni virali. E invece proprio lì, dove si comunica per lo più a colpi di Gif animate, che l'Office of the Director of National Intelligence, che rappresenta 17 diverse agenzie di 007 Usa - Cia, Fbi e Nsa comprese – ha deciso di lanciare Ic on the Record, ovvero proprio lo spazio a cui si riferiva il presidente. Dal 21 agosto scorso (anche se sono presenti contenuti pubblicati prima di quella data) il blog offre – si legge nella presentazione - “accesso diretto, continuo e immediato a informazioni fattuali relative alle attività estere di sorveglianza autorizzate dalla legge portate avanti dalla comunità dell'intelligence americana”. Ovvero proprio quelle attività che in queste settimane sono finite nell'occhio del ciclone nell'ambito del cosiddetto datagate. Non è dunque un caso che alcuni dei primi documenti pubblicati sul blog siano relativi alle operazioni della NSA e uno di questi sia alla base dell'ultimo capitolo dell'inchiesta del Guardian sul tema, in cui si afferma che le aziende Internet sono state rimborsate per alcuni costi sostenuti nelle attività di intercettazione.

Perché Tumblr? - I materiali che finiscono su Ic on the Record sono, in alcuni casi, documenti di decine di pagine dal contenuto in gran parte oscurato. Insomma, non proprio in linea con lo stile di comunicazione rapido e scherzoso di Tumblr. Anche per questo in tanti – a cominciare dal blog Bits del New York Times – si sono interrogati sulle ragione della scelta della piattaforma acquistata da Yahoo nella primavera scorsa. “I contenuti delle rivelazioni, incluse le dichiarazioni ufficiali, i video e le audizioni non sono differenti da quella pubblicate sul sito web dell'organizzazione, il che solleva la domanda: perché Tumblr?”, ha scritto Amy O'Leary. Il magazine online TechCrunch, da parte sua, ha messo in dubbio l'utilità dell'operazione proprio a causa di un'insufficiente trasparenza: “Il sito è una buona idea all'apparenza, ma grandi quantità di documenti declassificati sono (e, si presume, continueranno ad essere) pesantemente oscurati e dunque non saranno di grande aiuto”. Un parere condiviso da altri utenti su Twitter. Mentre qualcuno, sempre sulla piattaforma di micro-blogging, non ha resistito allo sberleffo: “E' ironico che  @IcontheRecord non segua nessuno”.

Non solo intelligence
– Se i motivi della scelta non sono chiari (qualcuno ipotizza una ragione di costi), di sicuro gli 007 americani non si sentiranno soli: decine di uffici e agenzie governative Usa sono infatti già sbarcati su Tumblr. Tra questi anche la Casa Bianca, il dipartimento di Stato e l'Internal Revenue Service, l'Agenzia delle entrate statunitense. Ad una prima occhiata, tuttavia, questi soggetti sembrano fare un uso del mezzo più coerente con le sue caratteristiche rispetto agli uomini dell'intelligence: largo ricorso a foto, video, grafici e infografiche. Nel caso della casa Bianca, che sembra avere lo stile più informale di tutti, spuntano anche delle Gif, come quella che presenta agli utenti il nuovo cucciolo della magione del presidente. Altri soggetti pubblici hanno scelto la strada del blog tematico. Il Department of the Interior, responsabile della conservazione della risorse naturali, per esempio, ha optato per un foto-Tumblr in cui si mettono in mostra i grandi panorami americani, strada scelta anche dal Bureau of land management. Mentre i National Archives hanno ben 9 diversi spazi ciascuno focalizzato su un tema: dai presidenti alle varie mostre organizzate dall'istituzione. Insomma, al blog dell'intelligence non mancano gli esempi a cui ispirarsi per migliorare la propria comunicazione. Basta che non faccia come l'omologo spazio del dipartimento della Difesa: gli aggiornamenti sono fermi a nove mesi fa.

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