Dopo la concessione dell'asilo politico a Snowden, la Casa Bianca ufficializza l'annullamento del colloquio, che si sarebbe dovuto tenere durante il prossimo G20 di San Pietroburgo: "Quella russa è stata una decisione deludente". Disappunto dal Cremlino
Il presidente Usa Barack Obama ha cancellato il suo incontro bilaterale con il presidente russo Vladimir Putin in programma per il mese prossimo a Mosca, in occasione del G20 a San Pietroburgo.
Il governo Usa si è più volte detto deluso dal fatto che Mosca abbia concesso asilo politico ad Edward Snowden, ex-contractor di un'agenzia di intelligence americana ricercato per spionaggio, rifiutando la richiesta Usa di estradizione.
"La deludente decisione della Russia di concedere asilo temporaneo a Edward Snowden è stata uno dei fattori considerati nel valutare l'attuale stato" delle relazioni Usa-Russia, ha affermato la Casa Bianca, ufficializzando che il presidente americano Barack Obama non vedrà il presidente russo Vladimir Putin a Mosca in settembre.
E a stretto giro di replica, seppure informale, arriva la reazione del Cremlino, che esprime a sua volta delusione.
Il comunicato ufficiale della Casa Bianca - Oltre all'irritazione per il comportamento del Cremlino nel caso della 'talpa' americana, già espressa da Obama nel corso di un talk show televisivo nella serata di martedì 6 agosto, la Casa Bianca attribuisce la cancellazione del vertice con Putin anche alla mancanza di progressi su temi come la difesa, gli armamenti, il commercio, i diritti umani.
"Vista la mancanza di progressi - ha spiegato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney - su temi come il sistema di difesa missilistico, il controllo degli armamenti, le relazioni commerciali, la sicurezza globale, i diritti umani e civili in questi ultimi 12 mesi, abbiamo informato il governo russo che riteniamo più costruttivo posporre il vertice in attesa di avere risultati migliori sui temi in agenda".
In occasione del vertice del G20 a San Pietroburgo, Obama ha messo dunque in programma una visita in Svezia.
Il governo Usa si è più volte detto deluso dal fatto che Mosca abbia concesso asilo politico ad Edward Snowden, ex-contractor di un'agenzia di intelligence americana ricercato per spionaggio, rifiutando la richiesta Usa di estradizione.
"La deludente decisione della Russia di concedere asilo temporaneo a Edward Snowden è stata uno dei fattori considerati nel valutare l'attuale stato" delle relazioni Usa-Russia, ha affermato la Casa Bianca, ufficializzando che il presidente americano Barack Obama non vedrà il presidente russo Vladimir Putin a Mosca in settembre.
E a stretto giro di replica, seppure informale, arriva la reazione del Cremlino, che esprime a sua volta delusione.
Il comunicato ufficiale della Casa Bianca - Oltre all'irritazione per il comportamento del Cremlino nel caso della 'talpa' americana, già espressa da Obama nel corso di un talk show televisivo nella serata di martedì 6 agosto, la Casa Bianca attribuisce la cancellazione del vertice con Putin anche alla mancanza di progressi su temi come la difesa, gli armamenti, il commercio, i diritti umani.
"Vista la mancanza di progressi - ha spiegato il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney - su temi come il sistema di difesa missilistico, il controllo degli armamenti, le relazioni commerciali, la sicurezza globale, i diritti umani e civili in questi ultimi 12 mesi, abbiamo informato il governo russo che riteniamo più costruttivo posporre il vertice in attesa di avere risultati migliori sui temi in agenda".
In occasione del vertice del G20 a San Pietroburgo, Obama ha messo dunque in programma una visita in Svezia.
