Terrorismo, allerta in Yemen: "Cittadini Usa via dal Paese"

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Nuovo allarme del Dipartimento di Stato. Secondo l'Indipendent si teme che al Qaeda abbia un nuovo esplosivo liquido non rilevabile. Il ministro degli Esteri Emma Bonino: "Minacce consistenti". Allarme bomba (poi rientrato) al consolato Usa di Milano

La "minaccia è reale e noi la prendiamo seriamente"  il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney parla del nuovo allarme terrorismo diramato dagli Usa sottolienando che il presidente Obama è "informato e aggiornato regolarmente sulle misure prese per rispondere alla potenziale minaccia" di attacchi.

Il dipartimento di Stato: "Americani lascino lo Yemen"
- L'allarme terrorismo globale lanciato dagli Stati Uniti dopo l'intercettazione di una telefonata tra il capo di al Qaeda, l'egiziano Ayman al Zawahiri, e il capo di Qaeda nella Penisola Arabica, Naser al-Wuhayshi, si concentra ora soprattutto nello Yemen. Da domenica 4 sono state chiuse 28 tra ambasciate e consolati Usa in diversi paesi musulmani ma martedì 6 il dipartimento di Stato, oltre all'evacuazione di tutto il personale diplomatico, ha chiesto a tutti gli americani nel Paese di andare via "immediatamente".

Disposizione data poco dopo che un drone americano nello Yemen ha ucciso 4 miliziani nella provincia centrale di Maarib, tra i principali santuari di al-Qaeda nella Penisola Arabica. L'esempio di Washington è stato seguito a stretto giro dal governo britannico che evacuato tutto lo staff diplomatico e ha chiesto a tutti i sudditi di Sua Maestà di lasciare il Paese. Dal 4 agosto è chiusa anche l'ambasciata francese a Sanaa ma Parigi non ha finora ordinato il rimpatrio dei connazionali.

Si teme nuovo esplosivo liquido non rilevabile -
Alla base dell'allarme terrorismo lanciato dagli Stati Uniti vi è anche la preoccupazione che al Qaeda sia riuscita a sviluppare un nuovo tipo di esplosivo liquido non rilevabile agli attuali sistemi di sicurezza. E' quanto scrive l'Independent citando due "alte fonti dell'amministrazione americana", secondo le quali l'esplosivo liquido potrebbe essere usato per impregnare gli abiti indossati dai terroristi che diventerebbero così esplosivi una volta asciugati. Il nuovo esplosivo sarebbe stato sviluppato dalla cellula di al Qaeda nello Yemen, che è collegata ad Ibrahim al Asiri, il "bombarolo" considerato l'inventore di altri ordigni in grado di superare i controlli, come la mutanda-bomba indossata da Faruk Abdulmutalleb che tentò di far esplodere il volo diretto a Detroit o bombe impiantate chirurgicamente nel corpo dei kamikaze.

Bonino: "Minacce consistenti" - "In Yemen abbiamo chiuso l'ambasciata al pubblico ma con assistenza telefonica", ha reso noto il ministro degli Esteri, Emma Bonino, prima che il dipartimento di Stato americano ordinasse a tutti gli americani di lasciare il Paese. "Le minacce di una ripresa terroristica sono minacce consistenti" ha poi dichiarato dopo la riunione Esteri-Difesa italo-russa a Roma. "Noi stessi abbiamo rivolto un appello alla cautela a migliaia di turisti in questi Paesi e ridotto al massimo l'operatività di alcune ambasciate.

Falso allarme bomba al consolato Usa di Milano - E momenti di paura si sono vissuti a Milano per un allarme bomba scattato in seguito a una lettera che annunciava la presenza di un ordigno. La sede è stata evacuata così come quella di Radio Montecarlo, Virgin e Radio 105 che si trovano nello stesso edificio. L'allarme è poi rientrato. (Intervista ad Andrea Minari, direttore di Radio Montecarlo).

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