Siria, Assad: "Il campo di battaglia è l'unica soluzione"

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Il presidente siriano, in un discorso, chiude all'ipotesi dei negoziati di pace coi ribelli: "Repressione e pugno di ferro". Secondo il leader del regime "l'opposizione non può giocare alcun ruolo nella risoluzione della crisi"

Pugno duro coi ribelli e nessuna intenzione di far partire i negoziati di pace. Bashar al Assad torna a parlare e il suo discorso suona come una pietra tombale all'ipotesi di mettere fine alla guerra civile in Siria che dura ormai da 29 mesi. Un raro e lungo discorso di 45 minuti pronunciato nella notte in occasione della cena di Iftar, il pasto per interrompere il digiuno del Ramadan, e trasmesso sulla tv pubblica, è stata l'occasione per attaccare l'opposizione.

"Nessuna soluzione può essere trovata con il 'terrorismo' (la dizione usata dal regime per indicare i ribelli, ndr)", ha detto Assad, "tranne che reprimerlo con il pugno di ferro. Nessun essere sano di mente può pensare che il terrorismo possa essere risolto dalla politica". Il presidente ha anche esortato le forze armate a continuare a combattere la ribellione.

Il presidente siriano ha poi criticato l'opposizione, affermando che la Coalizione nazionale siriana ha fallito e non ha alcun ruolo da svolgere per la risoluzione del conflitto che scuote il Paese dal 2011. "Questa opposizione non è affidabile, è un fallimento a livello popolare e morale, e non ha alcun ruolo nella risoluzione della crisi. La crisi si risolve solo sul campo di battaglia", ha detto minacciosamente Assad, sostenuto dalle vittorie delle sue truppe sul terreno.

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