Il Papa visita la favela di Varginha: "Basta diseguaglianze"

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Bergoglio, in un quartiere povero della zona nord di Rio de Janeiro, lancia un appello “a chi possiede più risorse, alle autorità pubbliche e agli uomini impegnati per la giustizia sociale per un mondo più giusto e solidale”

Forte "appello" di Papa Francesco, in visita alla 'favela' di Varginha, a Manguinhos (zona nord di Rio de Janeiro), nel quarto giorno del suo viaggio in Brasile per la Giornata mondiale della Gioventù, a non essere "insensibili alle diseguaglianze sociali" e a "chi possiede più risorse, alle autorità pubbliche e agli uomini di buona volontà impegnati per la giustizia sociale", per un "mondo più giusto e solidale". "Il popolo brasiliano, in particolare le persone più semplici, può offrire al mondo una preziosa lezione di solidarietà - osserva Francesco - una parola spesso dimenticata o taciuta, perché scomoda. Sembra addirittura una parolaccia, la parola solidarietà. Vorrei fare appello a chi possiede più risorse, alle autorità pubbliche e a tutti gli uomini di buona volontà impegnati per la giustizia sociale: non stancatevi di lavorare per un mondo più giusto e più solidale! Nessuno può rimanere insensibile alle disuguaglianze che ancora ci sono nel mondo! Ognuno, secondo le proprie possibilità e responsabilità, sappia offrire il suo contributo per mettere fine a tante ingiustizie sociali".

Il Papa incoraggia il Brasile contro la fame e per l’integrazione - "Non è la cultura dell'egoismo, dell'individualismo, che spesso regola la nostra società, quella che costruisce e porta ad un mondo più abitabile, ma la cultura della solidarietà - avverte Bergoglio -Vedere nell'altro non un concorrente o un numero, ma un fratello". Il Papa desidera "incoraggiare gli sforzi che la società brasiliana sta facendo per integrare tutte le parti del suo corpo, anche le più sofferenti e bisognose, attraverso la lotta contro la fame e la miseria. Nessuno sforzo di 'pacificazione' - è il monito - sarà duraturo, non ci saranno armonia e felicità per una società che ignora, che mette ai margini e che abbandona nella periferia una parte di se stessa. Una società così, semplicemente impoverisce se stessa, anzi perde qualcosa di essenziale per se stessa. Ricordiamolo sempre: solo quando si è capaci di condividere ci si arricchisce veramente; tutto ciò che si condivide si moltiplica! La misura della grandezza di una società è data dal modo con cui essa tratta chi è più bisognoso, chi non ha altro che la sua povertà!".

L’appello ai giovani: “Non abituatevi al male” - Il Papa, visitando la favela di Varginha, rivolge un appello ai giovani: "Qui, come in tutto il Brasile, ci sono tanti giovani. Voi, cari giovani, avete una particolare sensibilità contro le ingiustizie, ma spesso siete delusi da fatti che parlano di corruzione, da persone che, invece di cercare il bene comune, cercano il proprio interesse. Anche a voi e a tutti ripeto: non scoraggiatevi mai, non perdete la fiducia, non lasciate che si spenga la speranza. La realtà può cambiare, l'uomo può cambiare. Cercate voi per primi di portare il bene, di non abituarvi al male, ma di vincerlo. La Chiesa vi accompagna, portandovi il bene prezioso della fede, di Gesù Cristo, che è venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza".

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