Turchia, salgono a 3 i morti. Autocritica del governo

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Mentre Amnesty denuncia il ferimento di 2000 persone per idranti e lacrimogeni, il vicepremier Arinc chiede scusa ai feriti di Gezi Park. Poi aggiunge: "La polizia ha fatto il suo lavoro perché provocata da organizzazioni illegali". VIDEO E FOTO

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Tre morti, circa 1700 persone arrestate e 2000 feriti dai gas lacrimogeni e dagli idranti (fonte Amnesty). Questo il bilancio degli scontri in Turchia ad una settimana dall'inizio dei disordini nati per difendere Gezi Park, minacciato dalla costruzione di un centro commerciale, e diventati un atto d’accusa nei confronti del governo di Erdogan (guarda tutte le foto). "L'uso sproporzionato della forza non può essere una risposta accettabile" ha commentasto il ministro degli Esteri Emma Bonino.

Il governo chiede scusa, ma solo per il parco - Il vicepremier turco Bulent Arinc, intanto, annuncia un'inchiesta e chiede scusa ai feriti di Gezi Park sostenendo che le prime proteste ambientaliste erano 'giuste e legittime'. Poi, però, avverte: la polizia "ha fatto il suo lavoro perché provocata da organizzatori legali".
"L'eccessiva violenza che è stata usata inizialmente contro chi si stava comportando con rispetto per l'ambiente è sbagliata e iniqua. Mi scuso con questi cittadini", ha detto Aring in una conferenza stampa ad Ankara. Dichiarazione, questa che contrasta con le parole del premier Tayyip Erdogan - da lunedì 3 giugno in viaggio in Nord Africa - che ha definito i manifestanti degli "sciacalli". Il vicepremier, però, ha poi precisato: "Non penso che dovremo scusarci con chi ha provocato danni per le strade e ha tentato di arginare la libertà della gente", ha aggiunto.

Tre vittime - Intanto, la protesta dilaga in tutto il Paese e sale il bilancio delle vittime. La terza vittima è un ragazzo di 22 anni deceduto in ospedale dopo essere stato colpito da un colpo d'arma da fuoco durante scontri nel sud della Turchia al confine con la Siria. "Abdullah Comert - spiega Ntv - è rimasto gravemente ferito da alcuni colpi sparati da una persona non identificata". Comert dopo essere stato colpito è morto più tardi in ospedale. Secondo un parlamentare del partito di opposizione, Hasan Akgol citato da Ntv, Comert Abdullah era membro del Partito Repubblicano del Popolo (Chp). La polizia ha avviato un'indagine sulle circostanze della morte.
La prima vittima si chiamava Ethem Sarisuluk. E' deceduto ad Ankara dopo essere stato colpito da un colpo di arma da fuoco alla testa. La seconda vittima aveva 20 anni. Il ragazzo è morto ad Istanbul investito da un taxi che si è lanciato contro la folla di manifestanti.

Erdogan è ancora in Marocco - Recep Tayyip Erdogan però nega la crescente tensione che interessa il paese e minimizza la portata degli scontri: "La situazione in Turchia si sta calmando e al mio ritorno da questa visita i problemi saranno risolti" ha dichiarato il 3 giugno durante la visita in Marocco.

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