Siria, uccisi tre occidentali. Nuove minacce a Israele

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Un'esplosione avevnuta a Damasco (foto d'archivio)
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L'esercito di Assad ha aperto il fuoco contro tre persone, che sarebbero state sorprese con mappe di installazioni militari nella provincia di Idilb. Intanto Damasco annuncia di aver ricevuto missili da Mosca per attaccare il Golan, ma arriva la smentita

L'esercito siriano ha ucciso tre cittadini occidentali, tra cui un britannico e un'americana entrambi di religione musulmana. I tre sono stati sorpresi dai soldati con mappe di installazioni militari nella provincia settentrionale di Idlib, come ha reso noto l'Osservatorio siriano per i diritti umani.
Le forze di Bashar al-Assad avrebbero aperto il fuoco dopo averli visti scattare foto di postazioni militari lungo la strada tra Harim, vicino al confine con la Turchia, e la città di Idlib più a sud.
Dagli Usa si è poi appreso che la donna americana morta è una 33enne del Michigan, Monica Mansfield, convertitasi all'Islam cinque anni fa e andata in Siria a combattere con i ribelli. La donna era madre single di una figlia di 18 anni.

Assad: "Abbiamo ricevuto missili russi" - Intanto il presidente siriano Bashar al Assad alimenta i timori di uno scontro con Israele, affermando che Damasco ha ricevuto dalla Russia i sofisticati nuovi sistemi di difesa aerea S-300, minacciando una rappresaglia contro lo Stato ebraico nel caso di un nuovo raid aereo e ribadendo di essere pronto a riaprire il fronte del Golan. Assad ha anche avvertito che l'incendio si puo' "propagare al Libano".
Quanto alla conferenza di pace di Ginevra-2 alla quale Russia e Usa stanno lavorando, il capo del regime di Damasco ha affermato che ogni accordo con l'opposizione dovra' essere "sottoposto a referendum popolare".

Dalla Russia arrivano smentite - La notizia del rifornimento da parte della Russia riceve però una parziale smentita da alcuni quotidiani di Mosca, secondo cui i missili russi S-300 per la difesa aerea non sono ancora stati consegnati a Damasco. Secondo unoo dei giornali, il Kommersant, "la fornitura di sei S-300 previsti da un contratto firmato nel 2010 non avrà luogo che nel secondo trimestre del 2014" e saranno poi necessari sei mesi per formare il personale siriano e testare i missili prima che divengano operativi.

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