E' accaduto alla manifestazione organizzata per la festa della Mamma. Coinvolti anche due bambini. L'Fbi: "Non è un atto di terrorismo, probabilmente l'episodio è legato a una guerra tra bande locali". La polizia esamina un video
Come a Boston per l'attentato alla maratona, anche a New Orleans gli investigatori puntano sui video di sorveglianza nelle strade e in quelli girati con i telefonini dai passanti per giungere all'arresto dei responsabili della sparatoria del 12 maggio, in cui 19 persone sono rimaste ferite mentre assistevano alla tradizionale parata musicale per la Festa della Mamma.
E nel giro di poche ore, la polizia ha già diffuso le prime immagini, in cui si vede almeno uno dei tre "sospetti". Si tratta di immagini di scarsa qualità, girate da una telecamera fissa in quei drammatici momenti. Nell'inquadratura, in alto, si vede la folla che all'improvviso inizia a disperdersi, correndo soprattutto verso la parte alta dello schermo, mentre qualcuno cade a terra e, in primo piano, un uomo con una maglietta bianca e pantaloni scuri corre nella direzione opposta.
Per stimolare al massimo la collaborazione 'esterna', la polizia ha anche offerto una ricompensa di 10 mila dollari a chi fornirà indicazioni utili per la cattura dei sospetti.
Al momento, almeno ufficialmente, gli inquirenti non hanno ancora ben chiari i motivi della sparatoria, ne' tantomeno appare chiaro se chi ha aperto il fuoco abbia mirato contro qualcuno in particolare o se abbia sparato a caso.
La cosa che però si tende ad escludere è che si sia trattato di un atto di terrorismo. Si pensa piuttosto ad un episodio dovuto alla grande diffusione di armi 'facili', e alla criminalità comune.
"E' certamente un atto di violenza di strada", ha detto una portavoce dell'Fbi di New Orleans, Mary Beth Romig, e anche il sindaco Mitch Landrieu ha sostenuto questa linea, affermando che la sparatoria rientra nella "violenza incessante che a tambur battente" affligge New Orlenas. "E' una vergogna e deve finire", ha aggiunto, sottolineando che il fenomeno riguarda l'intero Paese, "ma noi ne abbiamo più di chiunque altro".
In effetti, solo negli ultimi mesi ci sono stati almeno altri due episodi di violenza in occasione di celebrazioni cittadine, uno a gennaio in occasione di una parata per il Martin Luther King, in cui cinque persone sono rimaste ferite, e uno in occasione di una parata per il martedì grasso, in cui quattro persone sono rimaste ferite nello storico quartiere francese. Come ieri, le vittime stavano marciando in una sfilata aperta da una banda musicale; un tipo di manifestazione molto comune a New Orleans. Quando il sospetto, o i sospetti hanno aperto il fuoco, attorno a loro c'erano circa 400 persone, e molti oggi dicono che è quasi un miracolo che nessuno sia rimasto ucciso. I 19 feriti, tra cui due bimbi, vengono giudicati in condizioni soddisfacenti, compresi i tre che sono stati sottoposti ad operazione chirurgica.
E nel giro di poche ore, la polizia ha già diffuso le prime immagini, in cui si vede almeno uno dei tre "sospetti". Si tratta di immagini di scarsa qualità, girate da una telecamera fissa in quei drammatici momenti. Nell'inquadratura, in alto, si vede la folla che all'improvviso inizia a disperdersi, correndo soprattutto verso la parte alta dello schermo, mentre qualcuno cade a terra e, in primo piano, un uomo con una maglietta bianca e pantaloni scuri corre nella direzione opposta.
Per stimolare al massimo la collaborazione 'esterna', la polizia ha anche offerto una ricompensa di 10 mila dollari a chi fornirà indicazioni utili per la cattura dei sospetti.
Al momento, almeno ufficialmente, gli inquirenti non hanno ancora ben chiari i motivi della sparatoria, ne' tantomeno appare chiaro se chi ha aperto il fuoco abbia mirato contro qualcuno in particolare o se abbia sparato a caso.
La cosa che però si tende ad escludere è che si sia trattato di un atto di terrorismo. Si pensa piuttosto ad un episodio dovuto alla grande diffusione di armi 'facili', e alla criminalità comune.
"E' certamente un atto di violenza di strada", ha detto una portavoce dell'Fbi di New Orleans, Mary Beth Romig, e anche il sindaco Mitch Landrieu ha sostenuto questa linea, affermando che la sparatoria rientra nella "violenza incessante che a tambur battente" affligge New Orlenas. "E' una vergogna e deve finire", ha aggiunto, sottolineando che il fenomeno riguarda l'intero Paese, "ma noi ne abbiamo più di chiunque altro".
In effetti, solo negli ultimi mesi ci sono stati almeno altri due episodi di violenza in occasione di celebrazioni cittadine, uno a gennaio in occasione di una parata per il Martin Luther King, in cui cinque persone sono rimaste ferite, e uno in occasione di una parata per il martedì grasso, in cui quattro persone sono rimaste ferite nello storico quartiere francese. Come ieri, le vittime stavano marciando in una sfilata aperta da una banda musicale; un tipo di manifestazione molto comune a New Orleans. Quando il sospetto, o i sospetti hanno aperto il fuoco, attorno a loro c'erano circa 400 persone, e molti oggi dicono che è quasi un miracolo che nessuno sia rimasto ucciso. I 19 feriti, tra cui due bimbi, vengono giudicati in condizioni soddisfacenti, compresi i tre che sono stati sottoposti ad operazione chirurgica.