Il nuovo Santo Padre, che ha scelto come nome Francesco, è nato il 17 dicembre 1936. Unico gesuita tra i cardinali elettori, era arcivescovo di Buenos Aires. È il primo Pontefice sudamericano della storia
Jorge Mario Bergoglio, nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, è il 266esimo Papa della storia della Chiesa. Primo Pontefice sudamericano, ha scelto di chiamarsi Francesco. Unico gesuita tra i cardinali elettori, era arcivescovo della città in cui è nato. Di origini piemontesi, è noto per uno stile di vita segnato dall'austerità e la semplicità. Ha sempre abitato in una piccola stanza nella sede dell’arcivescovado e andava in giro per Buenos Aires in autobus e metropolitana. Nello scorso Conclave arrivò vicinissimo al soglio pontificio. Questa volta è stato scelto come successore di Benedetto XVI al quinto scrutinio.
Il libro-intervista del 2010. Il profilo del nuovo Papa, che fino ad oggi amava definirsi "Jorge Bergoglio, prete", è tracciato nel libro-intervista del 2010 "Il gesuita", di Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin. Bergoglio ricorda le sue origini italiane: il padre "era di Portacomaro", della provincia di Asti, "e mia madre - racconta - di Buenos Aires, con sangue piemontese e genovese". Rivela anche le sue passioni di uomo (per la letteratura, per il calcio e, da buon argentino, per il tango), fino ai ricordi di una fidanzata ("Era del gruppo di amici con i quali andavamo a ballare. Poi ho scoperto la vocazione religiosa"). Tifa per il San Lorenzo, squadra del quartiere Almagro di Buenos Aires. Il suo film preferito è “Il pranzo di Babette”, il suo dipinto ideale la “Crocefissione Bianca” di Chagall. Ama Beethoven, I promessi sposi e la Divina Commedia.
"L'opzione principale è scendere per le strade a cercare la gente: questa è la nostra missione", dice Bergoglio nel libro, mettendo in guardia da "una Chiesa autoreferenziale" che rischia di diventare “paranoica, autistica". Tocca anche il tema della pedofilia: "Se c'é un prete pedofilo è perché porta in sé la perversione prima di essere ordinato. E sopprimere il celibato non curerebbe tale perversione. O la si ha o non la si ha". Nel libro, il nuovo Pontefice non si sottrae a interrogativi e sospetti sui presunti rapporti con la dittatura in Argentina. Accuse sempre respinte dall'interessato.
Le curiosità dai media stranieri. Su Papa Francesco si sono concentrati subito i media di tutto il mondo. Dai giornali americani, ad esempio, arriva la notizia che il nuovo Papa, a causa di un’infezione respiratoria, vivrebbe con un polmone solo da quando era adolescente. Altre testate, invece, sottolineano come Bergoglio, in passato, sia stato duro con i governi di Nestor e Cristina Kirchner, attuale presidente dell’Argentina. L’allora arcivescovo di Buenos Aires definì “immorale, ingiusto e illegittimo" il debito pubblico causato dalla politica economica argentina degli ultimi anni. Il quotidiano argentino La Nacion riporta alcuni dei discorsi "più polemici" di Bergoglio, a partire da quelli contro la corruzione e la povertà "dimenticata" nel Paese sudamericano. Anche il Guardian riporta un discorso del nuovo pontefice risalente al 2009. "Piuttosto che prevenire le ineguaglianze, hanno scelto di renderle perfino più grandi", aveva detto Bergoglio riferendosi all'amministrazione di Nestor Kirchner, conclusasi nel 2007, e sottolineando come "i diritti umani non siano solo violati dal terrorismo, dalla repressione, dagli omicidi ma anche da strutture economiche ingiuste che creano ampie ineguaglianze". La Cnn, infine, ricorda che Bergoglio "si scontrò con il governo di Cristina Kirchner opponendosi alle nozze gay e alla libera distribuzione di contraccettivi", in un Paese che ha legalizzato i matrimoni gay nel 2010.
Gli studi. Bergoglio ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo San José di San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo San José, di San Miguel, dove ha conseguito la laurea.
Il sacerdozio. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcala de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua. È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.
Nominato vescovo da Wojtyła. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale. Il 3 giugno 1997 è stato nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.
I libri. È autore di alcuni libri: Meditaciones para religiosos del 1982, Reflexiones sobre la vida apostolica del 1986 e Reflexiones de esperanza del 1992. È ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un ordinario del loro rito. Gran cancelliere dell'Università cattolica argentina. Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Da Giovanni Paolo II è stato nominato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001.
Il libro-intervista del 2010. Il profilo del nuovo Papa, che fino ad oggi amava definirsi "Jorge Bergoglio, prete", è tracciato nel libro-intervista del 2010 "Il gesuita", di Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin. Bergoglio ricorda le sue origini italiane: il padre "era di Portacomaro", della provincia di Asti, "e mia madre - racconta - di Buenos Aires, con sangue piemontese e genovese". Rivela anche le sue passioni di uomo (per la letteratura, per il calcio e, da buon argentino, per il tango), fino ai ricordi di una fidanzata ("Era del gruppo di amici con i quali andavamo a ballare. Poi ho scoperto la vocazione religiosa"). Tifa per il San Lorenzo, squadra del quartiere Almagro di Buenos Aires. Il suo film preferito è “Il pranzo di Babette”, il suo dipinto ideale la “Crocefissione Bianca” di Chagall. Ama Beethoven, I promessi sposi e la Divina Commedia.
"L'opzione principale è scendere per le strade a cercare la gente: questa è la nostra missione", dice Bergoglio nel libro, mettendo in guardia da "una Chiesa autoreferenziale" che rischia di diventare “paranoica, autistica". Tocca anche il tema della pedofilia: "Se c'é un prete pedofilo è perché porta in sé la perversione prima di essere ordinato. E sopprimere il celibato non curerebbe tale perversione. O la si ha o non la si ha". Nel libro, il nuovo Pontefice non si sottrae a interrogativi e sospetti sui presunti rapporti con la dittatura in Argentina. Accuse sempre respinte dall'interessato.
Le curiosità dai media stranieri. Su Papa Francesco si sono concentrati subito i media di tutto il mondo. Dai giornali americani, ad esempio, arriva la notizia che il nuovo Papa, a causa di un’infezione respiratoria, vivrebbe con un polmone solo da quando era adolescente. Altre testate, invece, sottolineano come Bergoglio, in passato, sia stato duro con i governi di Nestor e Cristina Kirchner, attuale presidente dell’Argentina. L’allora arcivescovo di Buenos Aires definì “immorale, ingiusto e illegittimo" il debito pubblico causato dalla politica economica argentina degli ultimi anni. Il quotidiano argentino La Nacion riporta alcuni dei discorsi "più polemici" di Bergoglio, a partire da quelli contro la corruzione e la povertà "dimenticata" nel Paese sudamericano. Anche il Guardian riporta un discorso del nuovo pontefice risalente al 2009. "Piuttosto che prevenire le ineguaglianze, hanno scelto di renderle perfino più grandi", aveva detto Bergoglio riferendosi all'amministrazione di Nestor Kirchner, conclusasi nel 2007, e sottolineando come "i diritti umani non siano solo violati dal terrorismo, dalla repressione, dagli omicidi ma anche da strutture economiche ingiuste che creano ampie ineguaglianze". La Cnn, infine, ricorda che Bergoglio "si scontrò con il governo di Cristina Kirchner opponendosi alle nozze gay e alla libera distribuzione di contraccettivi", in un Paese che ha legalizzato i matrimoni gay nel 2010.
Gli studi. Bergoglio ha studiato e si è diplomato come tecnico chimico, ma poi ha scelto il sacerdozio ed è entrato nel seminario di Villa Devoto. L'11 marzo 1958 è passato al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studi umanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, ha conseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filosofia del collegio massimo San José di San Miguel. Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e di psicologia nel collegio dell'Immacolata di Santa Fe e nel 1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salvatore di Buenos Aires. Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà di Teologia del collegio massimo San José, di San Miguel, dove ha conseguito la laurea.
Il sacerdozio. Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote. Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcala de Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua professione perpetua. È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultore della Provincia e Rettore del collegio massimo. Il 31 luglio 1973 è stato eletto provinciale dell'Argentina, incarico che ha esercitato per sei anni. Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo e delle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa e parroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Diocesi di San Miguel. Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la sua tesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al collegio del Salvatore, da dove è passato alla chiesa della Compagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale e confessore.
Nominato vescovo da Wojtyła. Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato vescovo titolare di Auca e ausiliare di Buenos Aires. Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedrale di Buenos Aires l'ordinazione episcopale. Il 3 giugno 1997 è stato nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 arcivescovo di Buenos Aires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.
I libri. È autore di alcuni libri: Meditaciones para religiosos del 1982, Reflexiones sobre la vida apostolica del 1986 e Reflexiones de esperanza del 1992. È ordinario per i fedeli di rito orientale residenti in Argentina che non possono contare su un ordinario del loro rito. Gran cancelliere dell'Università cattolica argentina. Dal novembre 2005 al novembre 2011 è stato Presidente della Conferenza Episcopale Argentina. Da Giovanni Paolo II è stato nominato cardinale nel Concistoro del 21 febbraio 2001.