Pistorius rischia l'ergastolo, il pm: "Omicidio premeditato"

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Il campione in lacrime al tribunale di Pretoria. La pubblica accusa: "L'atleta ha indossato le sue protesi ed ha camminato per 7 metri prima di sparare e uccidere la fidanzata". Il velocista si difende: "Ci amavamo, non saremmo potuti essere più felici"

E' stata rinviata al 20 febbraio la decisione del magistrato di Pretoria sulla richiesta di libertà su cauzione per Oscar Pistorius, incriminato per omicidio premeditato per l'uccisione della fidanzata, la modella Reeva Steenkamp. L'atleta sudafricano è di nuovo scoppiato a piangere, per due volte, nell'udienza.
In aula sono intervenuti la pubblica accusa, rappresentata dal procuratore Gerrie Nel, e uno dei legali del 26enne campione paralimpico, Barry Roux. Il primo ha riaffermato la tesi dell'intenzionalità del delitto mentre l'avvocato ha insistito sull'equivoco e ha affermato di poter sciorinare una quantità di esempi in cui "mariti per sbaglio sparano a mogli o figli", credendo di difenderli.

Pistorius: "L'ho scambiata per un intruso" - La tesi dell'equivoco è stata ribadita dallo stesso Pistorius nella dichiarazione giurata consegnata alla corte: "Ero invaso da un terrore orribile", ha spiegato l'atleta, "perché temeva che in casa a Pretoria fosse penetrato un estraneo, magari un malvivente, arrampicandosi lungo il muro esterno e infilandosi da una finestra aperta nel bagno". Il velocista ha ammesso di aver urlato e sparato contro la porta del bagno chiusa a chiave dietro cui, a sua insaputa, si trovava la fidanzata, la modella Reeav Steenkamp. Lo ha fatto con la pistola calibro 9 che teneva sotto al letto, ha spiegato nella deposizione, perché aveva ricevuto minacce di morte.
"Non avevo alcuna intenzione di uccidere la mia compagna Reeva", ha insistito, "ero profondamente innamorato di lei, entrambi ci amavamo, e non saremmo potuti essere più felici". Quanto alla mazza da cricket insanguinata ritrovata dagli inquirenti, sostiene di averla utilizzata per sfondare la porta stessa. "Sono assolutamente distrutto per la morte della mia amata Reeva", ha aggiunto. "Non riesco neppure a comprendere come io sia potuto essere accusato di assassinio, per non parlare di omicidio premeditato", ha puntualizzato Pistorius.

Celebrati i funerali di Reeva - Nel frattempo a centinaia di chilometri di distanza, a Porth Elizabeth, si celebravano i funerali di Reeva, che è stata cremata. Cerimonia rigorosamente privata, poco più di un centinaio le persone ammesse tra parenti e amici. Molte lacrime e tanta rabbia: "Pistorius deve stare in galera, è pericoloso", urlava qualcuno.

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