Dopo l'attentato di giovedì 25 in cui ha perso la vita l'alpino Tiziano Chierotti, l'esplosione di un ordigno ha coinvolto un blindato a circa 40 chilometri da Farah. Intanto nel nord del Paese un kamikaze ha provocato decine di morti in una moschea
Un mezzo blindato italiano è rimasto coinvolto nella mattina di venerdì 26 ottobre nell'esplosione di un ordigno rudimentale in Afghanistan, nei pressi di Kormaleq, a circa quaranta chilometri da Farah (LA MAPPA). Lo riferisce una nota dello Stato maggiore della Difesa, precisando che i sei occupanti a bordo sono illesi. Intanto nel nord del Paese, un attentatore suicida ha fatto almeno 40 morti in una moschea.
Gli episodi di violenza arrivano dopo che giovedì 25 un soldato italiano, Tiziano Chierotti, è morto e altri tre sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco con un gruppo di insorti nel sud-est del paese. Il funerale di Stato sarà celebrato domenica 28, alle 18, a Roma.
La Difesa: "L'attentato durante un'operazione a sostegno delle forza afghane" - Il "Cougar", mezzo blindato speciale con protezione anti-esplosivo in dotazione alle unità del genio, faceva parte di una pattuglia della Task Force South di stanza a Farah impegnata da tre giorni in un'operazione a sostegno delle forze di sicurezza afghane per il controllo del territorio. Le unità di specialisti del genio del Regional Command West, spiega la nota, effettuano ricognizione e rimozione di ordigni esplosivi improvvisati lungo i principali assi di comunicazione. Gli ordigni rudimentali rappresentano la principale minaccia per le forze di sicurezza e la popolazione.
Gli episodi di violenza arrivano dopo che giovedì 25 un soldato italiano, Tiziano Chierotti, è morto e altri tre sono rimasti feriti in uno scontro a fuoco con un gruppo di insorti nel sud-est del paese. Il funerale di Stato sarà celebrato domenica 28, alle 18, a Roma.
La Difesa: "L'attentato durante un'operazione a sostegno delle forza afghane" - Il "Cougar", mezzo blindato speciale con protezione anti-esplosivo in dotazione alle unità del genio, faceva parte di una pattuglia della Task Force South di stanza a Farah impegnata da tre giorni in un'operazione a sostegno delle forze di sicurezza afghane per il controllo del territorio. Le unità di specialisti del genio del Regional Command West, spiega la nota, effettuano ricognizione e rimozione di ordigni esplosivi improvvisati lungo i principali assi di comunicazione. Gli ordigni rudimentali rappresentano la principale minaccia per le forze di sicurezza e la popolazione.