Grecia, sciopero anti-austerity: scontri in piazza ad Atene

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Prima grossa mobilitazione da quando il nuovo governo si è insediato a giugno. Sotto accusa i tagli alla spesa per 12 miliardi di euro. Nella capitale, davanti al parlamento, la polizia ha utilizzato i gas lacrimogeni per allontanare i manifestanti

Saracinesche dei negozi abbassate, voli e treni sospesi e ospedali con staff di emergenza. Ma anche scontri in piazza ad Atene (LE FOTO), tra manifestanti e polizia (guarda il video in alto). Si presenta così la situazione in Grecia, mercoledì 26 settembre (il giorno dopo gli scontri di Madrid), nel primo grosso sciopero anti-austerity da quando la nuova coalizione di governo si è insediata a giugno.

Le manifestazioni -
Ad Atene, oltre 50.000 persone sono scese in strada gridando "Non vogliamo sottostare alla troika" e "Ue, Fmi, fuori!". Il corteo ha marciato da piazza Syntagma al parlamento, per protestare contro la nuova serie di misure richieste da Ue e Fmi. "Le nuove misure sono insostenibili, inique e peggiorano solo la crisi. Siamo determinati a combattere fino alla vittoria", ha detto Costas Tsikrikas, capo del sindacato Adedy, del settore pubblico.

Lo sciopero -
Lo sciopero, indetto dai due principali sindacati - che rappresentano la metà dei quattro milioni di lavoratori - è il primo test per il premier Antonis Samaras. Circa 3.000 poliziotti - il doppio del numero normalmente impiegato per le dimostrazioni - sono di guardia nel centro di Atene dove si verificano scontri simili a quelli di qualche mese fa.
Gli agenti hanno formato una barricata fuori dal parlamento e alcuni hanno utilizzato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti di due diversi cortei.

Protesta contro i tagli -
I sindacati si lamentano dei tagli alla spesa per circa 12 miliardi di euro nei prossimi due anni, che la Grecia ha promesso all'Unione europea e al Fondo monetario internazionale per assicurarsi la prossima tranche di aiuti.

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