Sisma di 7,9 al largo delle Filippine

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La localizzazione del sisma dall'Istituto geofisico americano

L'epicentro del terremoto è stato localizzato a 60 chilometri dalla città di Guiuan, nella provincia di Samar. Le autorità filippine hanno ordinato l'evacuazione di sei province. Un parlamentare: "Strade e ponti distrutti". Allarme anche in Indonesia

Un terremoto di magnitudo 7,9 ha colpito le Filippine alle 14:47 (ora italiana) di venerdì 31 agosto. Dopo un primo allarme e però rientrato l'allerta tsunami. L'Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine ha registrato un'onda anomala di 16 centimetri a Surigao, nell'est delle Filippine, dopo il sisma di magnitudo 7,6 che ha colpito l'arcipelago. "Confermiamo un'onda di 16 centimetri registrata a Surigao ma non vi sono informazioni da altre aree", ha spiegato il direttore dell'Istituto, Renato Solidum. Anche il Pacific Tsunami Warning Center ha confermato la formazione di una mini-onda anomala, aggiungendo che alle 15.43 (ora italiana) un'onda di tre centimetri ha toccato Legapsi, sempre nella parte est dell'arcipelago.

Le autorità filippine avevano ordinato l'evacuazione di sei province costiere e invitato i residenti a spostarsi sulle alture. Un parlamentare citato dalla Reuters riferisce che il sisma ha "distrutto strade e ponti, la gente è in fuga". L'epicentro del sisma è stato localizzato al largo della costa orientale, a 60 chilometri dalla città di Guiuan nella provincia di Samar. L'ipocentro è stato localizzato a 34.9 km di profondità, in mare aperto a circa 106 km da Guiuan, 175 km da Mindanao e 749 km a sudest di Manila.

Anche la Japan Meteorological Agency (Jma) aveva lanciato l"'allerta tsunami fino a 50 cm" lungo tutta la costa orientale dell'arcipelago (ad eccezione di Hokkaido) e in particolare delle isole della prefettura di Okinawa. Ma dopo circa mezz'ora ha deciso di revocare l'allarme.

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