Egitto, rilasciati i 5 pescherecci italiani sequestrati

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Le imbarcazioni di Mazara del Vallo erano state dirottate nel porto di Alessandria. Trattenute per poche ore sono state liberate dopo un ammonimento a pescare fuori dalle acque territoriali. Il ministro Terzi: “Molto soddisfatto per il felice esito”

Sono stati rilasciati nella notte tra il 26 e il 27 luglio e stanno rientrando a Mazara del Vallo i cinque pescherecci fermati da una motovedetta egiziana a circa 22 miglia da Alessandria. I motopesca "Flori", "Eros", "Atlantide", "Ghibli I" e "Luna Rossa", con a bordo 35 marittimi tra siciliani e nordafricani, sono stati trattenuti solo per poche ore e liberati dopo un ammonimento a pescare fuori dalle acque territoriali egiziane. Il ministro degli Esteri Giulio Terzi, che qualche ora prima era stato in visita nella Repubblica di Egitto, aveva attivato subito i canali diplomatici per risolvere rapidamente la vicenda.

Nell'annunciare la notizia, lo stesso Terzi si è detto "molto soddisfatto" per il felice esito dell'episodio, reso possibile dal tempestivo ed efficace intervento della nostra ambasciata al Cairo e soprattutto dalla "straordinaria disponibilità" delle autorità egiziane, cui il titolare della Farnesina ha voluto esprimere "la più calorosa gratitudine del governo italiano". "La conclusione positiva della vicenda, in tempi tanto rapidi", ha spiegato il capo della diplomazia italiana, "testimonia l'eccellenza e la solidità dei rapporti tra Italia ed Egitto, che ho potuto confermare durante il fitto e fruttuoso programma d'incontri avuti proprio nella capitale egiziana". Non appena informato, il ministro aveva immediatamente dato istruzioni all'ambasciatore al Cairo, Claudio Pacifico, per promuovere una soluzione del caso.

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