Egitto: braccio di ferro tra Morsi e la Corte costituzionale

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Il neo presidente egiziano Mohammed Morsi
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La Corte suprema (che aveva disposto lo scioglimento del Parlamento) ha  sospeso il decreto con il quale il neo-presidente aveva riconvocato l'assemblea. In piazza Tahrir migliaia di persone manifestano a sostegno del capo dello Stato

Continua il braccio di ferro tra il neo-presidente, Mohammed Morsi e la Corte Costituzionale egiziana. La Corte ha infatti sospeso il decreto con il quale il neo-presidente, Mohammed Morsi, aveva riaperto il Parlamento, l'Assemblea del Popolo dominata dagli islamisti, dopo che la Corte ne aveva disposto lo scioglimento.
La Corte Suprema aveva sciolto l'assemblea dichiarando incostituzionale la norma che impedisce ai vertici del vecchio regime di rientrare in politica.
Secondo il corrispondente di al-Jazira, gli avvocati dei Fratelli Musulmani hanno già annunciato il ricorso alla Procura Generale contro la prima decisione della Corte Costituzionale di sciogliere il Parlamento.

Intanto in piazza Tahrir al Cairo, sono affluite decine di migliaia di egiziani - in gran parte sostenitori dei Fratelli Musulmani e salafiti - convocate sin da ieri 9 luglio in una manifestazione in appoggio al decreto del presidente Mohamed Morsi che aveva  annullato lo scioglimento del parlamento.

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