Ventiquattro mesi di tempo per l'applicazione del piano imposto da Bruxelles e dal Fondo monetario internazionale. E' la richiesta avanzata dal governo ellenico. "Non se ne discute prima delle verifiche della troika", replica il portavoce di Olli Rehn
La nuova coalizione di governo greca punta a una proroga di due anni per realizzare il piano di austerità imposto dall'Ue e dal Fmi per gli aiuti. E' quanto emerge da un documento ufficiale dell'esecutivo ellenico. Ma la Ue frena: "Non se ne discute fino al ritorno ad Atene della trojka" (Ue, Fmi, Bce), ha detto Amadeu Altafaj, portavoce del commissario agli Affari economici e monetari Olli Rehn.
Due anni per il piano austerity - Nel documento ufficiale si precisa che il nuovo governo greco, guidato dal conservatore Antonio Samaras, chiederà anche di limitare i licenziamenti dei dipendenti pubblici. Quanto al piano di salvataggio, Atene chiede la possibilità di estendere di "almeno due anni" oltre la scadenza prevista del 2014, le riforme di consolidamento fiscale.
La Ue: impossibile discuterne ora - La Commissione europea però attende il ritorno della troika ad Atene. La riunione con i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia, prevista per lunedì 25 giugno, è stata però rimandata. All'origine dello slittamento del l'incontro, che si dovrebbe tenere agli inizi di luglio, i problemi di salute del premier e del ministro delle Finanze greci, Antonis Samaras e Vassilis Rapanos.
Fino al vertice, quindi, "non è possibile discutere di questioni di questo tipo, non c'è nulla da aggiungere in questa fase" ha risposto il portavoce di Rehn, Altafaj.
Due anni per il piano austerity - Nel documento ufficiale si precisa che il nuovo governo greco, guidato dal conservatore Antonio Samaras, chiederà anche di limitare i licenziamenti dei dipendenti pubblici. Quanto al piano di salvataggio, Atene chiede la possibilità di estendere di "almeno due anni" oltre la scadenza prevista del 2014, le riforme di consolidamento fiscale.
La Ue: impossibile discuterne ora - La Commissione europea però attende il ritorno della troika ad Atene. La riunione con i rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia, prevista per lunedì 25 giugno, è stata però rimandata. All'origine dello slittamento del l'incontro, che si dovrebbe tenere agli inizi di luglio, i problemi di salute del premier e del ministro delle Finanze greci, Antonis Samaras e Vassilis Rapanos.
Fino al vertice, quindi, "non è possibile discutere di questioni di questo tipo, non c'è nulla da aggiungere in questa fase" ha risposto il portavoce di Rehn, Altafaj.