Si chiamava Michele Padula ed era un caporal maggiore di 26 anni. Faceva parte della Kfor, la Forza Nato sul territorio, dislocata nella base di Novo Selo. Si sarebbe trattato di un incidente
Si chiamava Michele Padula ed era caporal maggiore nella missione multinazionale Kfor, in Kosovo, il militare italiano morto lunedì 19 giugno nella base di Novo Selo, fra i villaggi di Zupc e Caber, non lontano da Kosovska Mitrovica. Il giovane, 26 anni, è stato trovato senza vita affianco alla sua arma, dopo che i suoi commilitoni avevano sentito un colpo d’arma da fuoco. Secondo le prime ricostruzioni si sarebbe trattato di un incidente, avvenuto durante la manutenzione del fucile. Il ragazzo era originario di Montemesola, in provincia di Taranto.
Michele Padula era tra i 550 militari italiani che sono attualmente impegnati nell’operazione di pace delle forze Nato in Kosovo, a cui partecipano 31 Paesi con 5.500 soldati. Il contingente nazionale è schierato a Pristina, Belo Polje, Decane e Dakovica. L’Italia è alla guida del Multinational Battle Group West, nel quale sono inseriti anche i militari di Slovenia e Austria.
Michele Padula era tra i 550 militari italiani che sono attualmente impegnati nell’operazione di pace delle forze Nato in Kosovo, a cui partecipano 31 Paesi con 5.500 soldati. Il contingente nazionale è schierato a Pristina, Belo Polje, Decane e Dakovica. L’Italia è alla guida del Multinational Battle Group West, nel quale sono inseriti anche i militari di Slovenia e Austria.