L'ex raìs è colpevole di aver ordinato l'uccisione di oltre 800 manifestanti durante la rivoluzione. Rischiava la pena di morte. Prescritti i reati a carico dei figli. Migliaia nel centro del Cairo contro la sentenza ritenuta troppo clemente
Un verdetto meno pesante del previsto: l'ex rais egiziano Hosni Mubarak è stato condannato all'ergastolo per aver ordinato l'uccisione di oltre 800 manifestanti durante la rivoluzione che ha portato la caduta del regime. Occhiali scuri, tuta beige e aria apparentemente tranquilla, il primo leader destituito dalla 'Primavera araba' a comparire di persona, se pur in barella e dentro una gabbia, davanti ai giudici, ha evitato la pena di morte, che era stata chiesta dall'accusa. Una sentenza che ha scatenato l'indignazione di molti oppositori del raìs.
Il verdetto è stato definito una "farsa" dai Fratelli musulmani e migliaia di persone sono andate in piazza Tahrir a protestare. Varie marce si sono mosse da diversi quartieri del Cairo e circa 3.000 persone si sono recate al palazzo di giustizia, per chiedere le dimissioni del procuratore generale, ritenuto responsabile per il verdetto troppo clemente.
Non luogo a procedere per i figli del raìs - Il procuratore generale ha chiesto l'immediato trasferimento in carcere dell'ex presidente che dall'aprile dell'anno scorso è ricoverato in un ospedale militare alla periferia del Cairo. Ergastolo anche per l'ex ministro dell'Interno di Mubarak, Haimb El Adly, assolti, invece, i suoi sei assistenti al ministero. Ma la sentenza che forse ha suscitato e susciterà nei prossimi giorni le reazioni più forti è il non luogo a procedere per i due figli di Mubarak, Gamal e Alaa, accusati di corruzione e abuso di potere, perché i reati risalgono a oltre dieci anni fa. Reati prescritti anche all'ex rais.
Al momento della sentenza i due figli sono rimasti in piedi davanti alla barella del padre che è rimasto immobile. Gli avvocati dell'accusa sono saliti sui tavoli del tribunale scandendo gli slogan "fuori, fuori" e "il popolo vuole che la magistratura sia ripulita".
Tensione all'esterno del tribunale - Fuori dall'aula, la polizia in tenuta antisommossa ha caricato i sostenitori di Mubarak che dopo la sentenza hanno cominciato a lanciare sassi e ad aggredire anche i giornalisti e fotografi presenti sul posto. Il primo bilancio parla di 20 feriti e almeno quattro arresti. Fra la folla che si è raccolta all'esterno dell'aula bunker per seguire il verdetto sono scattate però anche scene di esultanza non appena il presidente della Corte ha letto la condanna all'ergastolo.
Malore per Mubarak - Una volta portato in carcere Mubarak si è rifiutato di lasciare l'elicottero militare che lo aveva trasportato. Secondo la tv di Stato, l'ex raìs è stato anche colpito da una crisi cardiaca mentre si trovava a bordo dell'elicottero. Alla fine Mubarak è entrato nell'ospedale del carcere di massima sicurezza di Tora come ha disposto il procuratore generale. E' la prima volta, da quando è stato deposto l'11 febbraio scorso, che l'ex raìs entra in un carcere.
Il verdetto è stato definito una "farsa" dai Fratelli musulmani e migliaia di persone sono andate in piazza Tahrir a protestare. Varie marce si sono mosse da diversi quartieri del Cairo e circa 3.000 persone si sono recate al palazzo di giustizia, per chiedere le dimissioni del procuratore generale, ritenuto responsabile per il verdetto troppo clemente.
Non luogo a procedere per i figli del raìs - Il procuratore generale ha chiesto l'immediato trasferimento in carcere dell'ex presidente che dall'aprile dell'anno scorso è ricoverato in un ospedale militare alla periferia del Cairo. Ergastolo anche per l'ex ministro dell'Interno di Mubarak, Haimb El Adly, assolti, invece, i suoi sei assistenti al ministero. Ma la sentenza che forse ha suscitato e susciterà nei prossimi giorni le reazioni più forti è il non luogo a procedere per i due figli di Mubarak, Gamal e Alaa, accusati di corruzione e abuso di potere, perché i reati risalgono a oltre dieci anni fa. Reati prescritti anche all'ex rais.
Al momento della sentenza i due figli sono rimasti in piedi davanti alla barella del padre che è rimasto immobile. Gli avvocati dell'accusa sono saliti sui tavoli del tribunale scandendo gli slogan "fuori, fuori" e "il popolo vuole che la magistratura sia ripulita".
Tensione all'esterno del tribunale - Fuori dall'aula, la polizia in tenuta antisommossa ha caricato i sostenitori di Mubarak che dopo la sentenza hanno cominciato a lanciare sassi e ad aggredire anche i giornalisti e fotografi presenti sul posto. Il primo bilancio parla di 20 feriti e almeno quattro arresti. Fra la folla che si è raccolta all'esterno dell'aula bunker per seguire il verdetto sono scattate però anche scene di esultanza non appena il presidente della Corte ha letto la condanna all'ergastolo.
Malore per Mubarak - Una volta portato in carcere Mubarak si è rifiutato di lasciare l'elicottero militare che lo aveva trasportato. Secondo la tv di Stato, l'ex raìs è stato anche colpito da una crisi cardiaca mentre si trovava a bordo dell'elicottero. Alla fine Mubarak è entrato nell'ospedale del carcere di massima sicurezza di Tora come ha disposto il procuratore generale. E' la prima volta, da quando è stato deposto l'11 febbraio scorso, che l'ex raìs entra in un carcere.