Russia, Putin: "Ho vinto in una lotta onesta e aperta"

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Poche sorprese dalle elezioni. A metà schede scrutinate l’ex agente del Kgb ha conquistato il 64% dei voti. Sarebbe il terzo mandato dopo quattro anni da premier. L’opposizione denuncia brogli e annuncia proteste. I risultati definitivi lunedì 5 marzo

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Niente sorprese in Russia. Vladimir Putin torna al Cremlino per un terzo mandato dopo 4 anni da premier. E' quanto emerge dai dati delle prime schede scrutinate e dagli exit poll diffusi dopo la chiusura dei seggi.

A metà schede scrutinate l'ex agente del Kgb ha già raggiunto il 64% dei consensi. Se i numeri dovessero essere confermati per Putin questo sarebbe il terzo mandato dopo quattro anni da premier. "Abbiamo vinto in una lotta aperta e onesta", ha detto lui salutando in piazza a Mosca i suoi sostenitori.

Al secondo posto il leader comunista Gennady Zyuganov, che non avrebbe superato il 20% dei consensi. Ad urne ancora aperte, intorno alle 13 ore italiane, Zyuganov aveva denunciato brogli. I risultati ufficiali sono attesi per domani, lunedì 5 marzo.

Zyuganov: "Voto disonesto" -
"Io non posso riconoscere queste elezioni come oneste, libere e dignitose", ha detto Gennady Zyuganov in diretta tv, aggiungendo di non voler fare gli auguri a nessuno. Per lo sfidante di Putin si tratta di un "voto illegittimo, disonesto, assolutamente scorretto e privo di valore". Di diverso avviso Stanislav Govorukhin, a capo della campagna elettorare di Putin: "Queste - ha detto - sono le elezioni più pulite di tutta la storia della Russia".

In queste immagini
si vedono alcune persone che sembrano riempire di nascosto le urne con alcune schede. Secondo il quotidiano inglese The Guardian, sarebbe un esempio dei brogli denunciati dall'opposizione



Putin: "Lotta aperta e onesta" -
Migliaia di sostenitori dell'ex agente del Kgb hanno riempito il Maneggio, sotto le mura del Cremlino, per festeggiare quella che ritengono una vittoria annunciata del loro beniamino. "Ho promesso di vincere, e noi abbiamo vinto in una lotta aperta e onesta", ha detto aggiungendo che "la nostra gente è in grado di distinguere il desiderio di rinnovamento dai tentativi di organizzare le provocazioni politiche per distruggere l'ordinamento statale e usurpare il potere".

Le immagini dei festeggiamenti trasmesse da una tv spagnola e pubblicate su YouTube


Vince ma non stravince -
La percentuale provvisoria di Putin, che rispecchia i sondaggi della vigilia, se da un lato gli riconferma la maggioranza del Paese nonostante i brogli denunciati dall'opposizione, dall'altro registra un calo della sua popolarità: quasi il 10% in meno rispetto alle sue precedenti presidenziali nel 2004 (71,3%), ma oltre il 15% se si considera l'apice del suo consenso quando nel 2008 lasciò il Cremlino con una Russia in pieno boom e tornata superpotenza mondiale. Se si considera anche l'astensionismo, con il calo dell'affluenza dal 69,7% al 63,3%, significa che esiste quasi un 40% del Paese non rappresentato, in gran parte quello che è sceso in piazza contro di lui e che domani, lunedì 5, tornerà a farlo in piazza Pushkin a Mosca, con scenari ancora imprevedibili.

Tre poliziotti uccisi in un seggio elettorale -
Tre poliziotti sono stati uccisi nella serata di domenica 4 nella repubblica caucasica del Daghestan (mappa) durante un blitz di banditi col volto coperto in un seggio elettorale: ne è scaturito un conflitto a fuoco nel quale hanno perso la vita tre agenti di guardia e un malvivente. Lo riferiscono le agenzie. Ignoto il movente dell'assalto, avvenuto un'ora dopo la chiusura del seggio nella zona di Khasaviurt.

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