Siria, la Croce Rossa a Homs: scatta il piano di evacuazione

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Sono iniziate le operazioni per portare in salvo donne e bambini dalla roccaforte dei ribelli, presa di mira dai bombardamenti del regime. Intanto sono 52 le vittime della repressione nell'ultimo venerdì di protesta

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Dopo settimane di combattimenti, che si sono intensificati negli ultimi giorni, la Croce Rossa è riuscita a creare un varco e a entrare a Homs, la città siriana roccaforte dei ribelli dove il 22 febbraio sono stati uccisi due giornalisti occidentali (l'americana Marie Colvin e il fotoreporter francese Remi Ochlik).
L'evacuazione ad opera della Croce Rossa di donne e bambini da Homs è "in corso", riferisce attraverso Twitter Hala Gorani, anchorman della Cnn, riportando una dichiarazione dell'organizzazione umanitaria che poi ha confermato la notizia anche attraverso il proprio account ufficiale. Non è ancora chiaro se, nel corso dell'evacuazione, i cadaveri dei due giornalisti occidentali uccisi nei bombardamenti saranno portati via dalla città siriana.

Altri due giornalisti occidentali rimasti feriti martedì a Homs, la francese Edith Bouvier, collaboratrice di Le Figaro, e l'irlandese Paul Conroy, fotografo del Sunday Times, sono stati visitati da membri della Croce Rossa nell'ospedale da campo in cui sono ricoverati e hanno chiesto di essere evacuati e portati immediatamente a Beirut. Lo riferiscono attivisti dell'opposizione citati dalla televisione panaraba Al Jazeera.

I due feriti avevano lanciato giovedì 23 febbraio, attraverso video diffusi dagli attivisti, appello in cui chiedevano di essere evacuati e l'ambasciatore francese in Siria, Eric Chevallier, richiamato due settimane fa a Parigi per consultazioni, è tornato a Damasco apparentemente per organizzare l'evacuazione. A Homs è bloccato anche un altro cittadino francese, William Daniels, fotografo della rivista Time, rimasto illeso.

Intanto è di almeno 52 nuovi morti accertati il bilancio complessivo delle violenze di oggi 24 febbraio nel Paese, dove per il cinquantesimo venerdì di fila la popolazione è scesa nelle piazze di tutto il Paese, dopo la tradizionale preghiera del mezzogiorno, per manifestare contro il regime di Bashar al-Assad. A rendere noto il bilancio delle vittime i Comitati Locali di Coordinamento della Rivoluzione, una delle principali organizzazioni dell'opposizione.

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