Nasa, 100 anni di cambiamenti climatici in un video

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Il grafico mostra l’evoluzione della temperatura della Terra dal 1880 al 2011 (Nasa Earth Observatory, Robert Simmon)
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Una clip di 26 secondi per raccontare come dalla metà del XX secolo ci sia stato un aumento di 0,51°C. Colpa di El Niño e dei gas serra. E il 2011 è stato il nono anno più caldo dal 1880, dicono i ricercatori

Il 2011 è stato il nono anno più caldo dal 1880. Mentre mezza Europa, Italia compresa, fa i conti con la neve e il gelo, la Nasa rende noti gli ultimi dati sulla temperatura superficiale media in tutto il mondo. Rispetto alla metà del ventesimo secolo c’è stato un aumento di circa 0,51°C. È quanto emerge dalle rilevazioni del Goddard institute for space studies (Giss) della Nasa, con sede a New York, che monitora la temperatura della superficie terrestre. “Nonostante un raffreddamento indotto dalla forte influenza di La Niña e dalla bassa attività solare, il 2011 è stato uno dei dieci anni più caldi della storia”, spiegano gli esperti. Per far capire meglio i cambiamenti dal 1880 a oggi, l’istituto di ricerca ha realizzato un video che mostra come la Terra continui a registrare temperature più calde. I tre decenni 1951-1980 sono la base di riferimento: il rosso indica temperature superiori alla media di quel periodo, il blu temperature inferiori.
Guarda l’animazione della Nasa:


Da quando si registrano i dati meteorologici, il 1880, nove dei dieci anni più caldi si sono verificati dal 2000 in poi. Il record finora spetta al 2010. “La differenza tra il 2011 e l’anno più caldo – dicono i ricercatori Giss – è di 0,12°C. In generale la prima metà del ventunesimo secolo ha fatto registrare temperature notevolmente superiori rispetto al secolo precedente”. L’unico anno del ventesimo secolo che entra nella top ten dei più caldi è il 1998.
Le previsioni parlano di un trend al rialzo. “Sappiamo che il pianeta sta assorbendo più energia di quanta ne emette – spiega James E. Hansen, direttore del Giss –. Così continuiamo a vedere una tendenza verso temperature più elevate”. A causa della grande variabilità naturale del clima, la crescita delle temperature non è costante anno dopo anno. Tuttavia la Nasa, tenendo conto dell’attività solare in crescita e del rinforzo del El Niño, ipotizza nuovi record a breve. “È sempre pericoloso fare previsioni su El Niño – dice James E. Hansen – ma si può dire sicuramente che ne vedremo uno nei prossimi tre anni”.

La causa principale dell’innalzamento delle temperature globali, racconta Hansen, è l’aumento della concentrazione dei gas serra, soprattutto dell’anidride carbonica. Proprio come una serra, questi gas assorbono la radiazione infrarossa emessa dalla Terra e, impedendo che essa si disperda nello spazio, la intrappolano nell’atmosfera. “Nel 1880 – continua il direttore del Giss – il livello di anidride carbonica nell’atmosfera era di circa 285 parti per milione. Nel 1960 era salita a circa 315 parti per milione. Oggi supera le 390 parti e continua a crescere velocemente”.

Gli studi del Giss vengono realizzati grazie ai dati che arrivano da oltre mille stazioni meteorologiche in tutto il mondo, dalle osservazioni satellitari della temperatura della superficie del mare e dalle misurazioni della stazione di ricerca antartica. I risultati Nasa sono simili a quelli degli istituti statunitensi National oceanic and atmospheric administration e National climatic data center e del Met office Hadley centre del Regno Unito: secondo i loro dati, ancora parziali, il 2011 sarebbe all’undicesimo posto tra i più caldi dal 1880.

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