Grecia, sarà Papademos il premier anti-crisi

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Tv privata Skai: intesa raggiunta tra Papandreou e il leader dell’opposizione Samaras. L’ex vicepresidente della Bce, che non è mai stato legato ad alcun partito, guiderà il governo ad interim che dovrà dare il via libera agli aiuti di Fmi e Ue

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Sarà Lucas Papademos a guidare la Grecia fuori dalla difficile crisi finanziaria. Dopo lunghe trattative il premier uscente George Papandreou e il leader dell'opposizione di Nuova Democratia, Antonis Samaras, secondo quanto riferito dalla tv privata Skai, hanno raggiunto un accordo sul nome del nuovo capo dell'esecutivo ad interim che dovrà convincere l'Unione Europea e il Fondo monetario Internazionale a versare gli 8 miliardi di euro di aiuti necessari al Paese entro il 15 dicembre per pagare i propri conti ed evitare in extremis la bancarotta. Economista 64enne, Papademos non ha mai avuto un incarico politico e non è legato ad alcun partito. Per anni è stato la massima autorità della Banca Centrale greca e ha rappresentato il suo Paese come vicepresidente all'Eurotower.

Nelle ultime ore le trattative si erano susseguite senza tregua, dopo il nome di Papademos, per l'incarico di nuovo premier, erano spuntati anche quello dell'Ombudsman europeo (il difensore dei consumatori), Nikiforos Diamandouro, e del rappresentante della Grecia al Fmi, Panayiotis Roumeliotis, richiamato precipitosamente da Washington ad Atene. Fino all'accordo su Papademos. L'economista era arrivato nel primo pomeriggio di lunedì 7 novembre ad Atene. Martedì 8 novembre ha incontrato Papandreou, prima di una riunione di emergenza del Consiglio dei ministri, a cui aveva chiesto, come requisito indispensabile per il successo del suo progetto, un mandato di medio termine e di far slittare il voto oltre il 19 febbraio. Dettagli ancora non emersi dall'intesa che, da quanto emerge, dovrebbe confermare alle Finanze il ministro Evangelis Venizelos. Sarà lui ad attivare nei prossimi giorni le procedure per sbloccare la sesta tranche di aiuti internazionali da 8 miliardi e a ratificare l'intesa con Bruxelles, Francoforte e Washington per altri 130 miliardi di euro.

Intanto l'Ue non ha smesso di fare pressione su Atene e ha chiesto al premier uscente, al leader dell'opposizione, al governatore della Banca centrale greca, al futuro nuovo premier e al ministro delle Finanze, di firmare una lettera congiunta che assicuri l'impegno a sottoscrivere il piano. Dal Fmi il direttore generale Christine Lagarde aveva ribadito che la priorità del Paese ellenico è di fare "chiarezza politica" perché il nuovo premier riesca a convincere l'Unione Europea e l'organismo finanziario di Washington a versare gli aiuti finanziari richiesti.

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