La consultazione popolare sul piano di salvataggio potrebbe svolgersi prima della fine dell'anno. Il premier Papandreou intanto ottiene l'appoggio unanime del suo governo. Berlino: "Non si può perdere tempo". Barroso: "Senza accordo vita più dolorosa"
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Il referendum previsto in Grecia sul piano di salvataggio del paese potrebbe aver luogo a dicembre. Lo ha detto il ministro degli Interni Haris Kastanidis alla televisione pubblica. "C'è la possibilità di tenere il referendum prima di gennaio, entro dicembre", ha detto. Questo potrebbe accadere - ha spiegato Kastanidis - se la Grecia e i partner internazionali lavoreranno ai dettagli dell'accordo di salvataggio prima di quanto previsto. All'inizio della settimana lo stesso Kastanidis aveva dichiarato che il referendum si sarebbe tenuto probabilmente a gennaio ma il portavoce del governo, Ilias Mosialos, aveva poi precisato che avrebbe avuto luogo il prima possibile.
Sulla decisione di indire il referendum nella notte è arrivato l'appoggio di tutto il governo greco. Diversi deputati socialisti si erano dissociati dall'iniziativa del premier e uno di loro ha anche lasciato il gruppo, riducendo la maggioranza ad appena 152 seggi su 300 e gettando un'ombra sul voto di fiducia in programma per venerdì.
Papandreou ha ribadito ai suoi ministri che "il referendum darà un mandato chiaro, ma anche un messaggio chiaro dentro e fuori dalla Grecia sul nostro percorso europeo e sulla nostra appartenenza all'euro". Il premier ha spiegato il suo rifiuto di andare a elezioni anticipate osservando che "tutto si fermerebbe" e il Paese verrebbe "trascinato nel pericolo di una bancarotta".
Intanto però la Germania preme per stringere i tempi. La situazione è "seria" e "il tempo fino al referendum non puòessere tempo perso né per la Grecia né per l'eurozona" ha detto infatti il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert. "In questa situazione internazionale - ha aggiunto - non possiamo permettercelo". "Siamo giunti a un punto in cui sappiamo solo quello che succede ora. Per noi contano i fatti" ha commentato il cancelliere tedesco Angela Merkel. E sul referendum greco: "Abbiamo preso atto della decisione" ha detto, per poi aggiungere: "Nelle scorse settimane abbiamo raggiunto un accordo sul programma per la Grecia, per metterlo in atto abbiamo bisogno di informazioni chiare: di questo parleremo nei nostri colloqui di questa sera".
Anche il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso rivolge un appello "urgentissimo e accorato" all'"unità politica e nazionale" in Grecia. "Senza accordo" sulle misure Ue-Fmi, scrive Barroso in una nota, "le condizioni per i cittadini greci diventeranno molto più dolorose".
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