Dopo 5 anni è stato rilasciato in Egitto il caporale israeliano, che poi ha riabbracciato la famiglia in una base a sud di Tel Aviv. In cambio sono stati già liberati 477 detenuti palestinesi. Netanyahu: "La lotta al terrorismo prosegue". FOTO, VIDEO
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(in fondo al pezzo tutti i video su Gilad Shalit)
La prigionia di Gilad Shalit è finita. Il caporale israeliano, da cinque anni nelle mani di Hamas , è stato liberato. Dalla Striscia di Gaza è stato trasferito in Egitto, dove sono state riprese le prime immagini della sua liberazione e dove ha concesso la sua prima intervista. Poi ha proseguito il suo viaggio per Israele dove, in una base militare a sud di Tel Aviv, ha potuto riabbracciare i suoi familiari.
Mille prigionieri palestinesi in cambio - In cambio della sua liberazione, Israele ha acconsentito alla liberazione di 1027 prigionieri palestinesi, tra cui anche ex miliziani coinvolti in attacchi terroristi. Una decisione che non ha mancato di sollevare polemiche.
Nelle stesse ore in cui Shalit veniva liberato, Israele consegnava all'Egitto i primi 477 prigionieri palestinesi, come stabilito dagli accordi . Altri 550 palestinesi verranno rilasciati in circa due mesi, in una seconda fase dell'accordo, mediato dagli egiziani. In Israele si respira un'atmosfera di gioia e anche per i palestinesi è il momento di festeggiare quella che Hamas rivendica come una vittoria.
L'accordo ha ricevuto il via libera della Corte suprema israeliana dopo il respingimento di petizioni pubbliche per evitare un rilascio in massa di prigionieri, molti dei quali condannati all'ergastolo per attentati con vittime. Prima dell'alba, un lungo convoglio ha lasciato tra rigide misure di sicurezza un carcere nel deserto del Negev, nel sud di Israele, dove è detenuta la maggior parte dei prigionieri per lo scambio. Un piccolo gruppo di detenute è partito da un altro istituto nel centro del Paese.
Shalit: "Hamas mi ha trattato bene" - Nella sua prima intervista Gilad Shalit ha detto di sperare "che questo accordo possa aiutare il processo di pace tra israeliani e palestinesi".
"Ho saputo una settimana fa della notizia della mia liberazione - ha aggiunto - non posso spiegare quel che provo, ma mi sono sentito molto felice". Il caporale israeliano, apparso molto provato nel corso dell'intervista, ha ringraziato tutti per la sua liberazione e ha affermato che "il video girato nel corso della mia detenzione e mandato in onda è servito solo alle parti per trattare la mia liberazione. Penso che lo scambio sia riuscito grazie ai buoni rapporti tra Hamas ed Egitto". Shalit ha quindi aggiunto di essere stato trattato bene da Hamas e che la prima cosa che intende fare una volta tornato a casa è "stare con la mia famiglia e con i miei amici che mi mancano molto e a cui ho pensato in questi anni di prigionia".
L'intervista rilasciata da Shalit alla televisione egiziana
Netanyahu: "La lotta al terorrismo prosegue" - "Israele intende proseguire una lotta serrata al terrorismo: lo ha assicurato il premier Benyamin Netanyahu in un primo commento alla liberazione del caporale Ghilad Shalit e alla parallela liberazione di centinaia di detenuti palestinesi. Netanyahu ha parlato dalla base aerea di Tel Nof (a sud di Tel Aviv) dove Shalit ha riabbracciato i suoi familiari. "Continueremo la lotta al terrorismo. Ogni terrorista rilasciato oggi che tornasse al terrorismo, avrà 'il sangue sulla testa'", ha detto, con un termine ebraico, Netanyahu, che indica che sarà passibile di morte violenta.
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