Nuova Zelanda, la marea nera in diretta sul Web
MondoIl disastro della portacontainer Rena visto attraverso gli utenti di YouTube, Flickr e Twitter. Con timeline interattive e simulazioni virtuali sulle possibili conseguenze ambientali della fuga di petrolio. GUARDA I VIDEO
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Nuova Zelanda, LE FOTO: 1 - 2
di Federico Guerrini
Il disastro della portacointainer Rena, incagliatasi il 5 ottobre nella Bay of Plenty in Nuova Zelanda sembra essere solo all'inizio. Mentre le autorità marittime, coadiuvate da volontari, si affannano per limitare le conseguenze dell'incidente, privati cittadini e reporter documentano sul Web lo svolgimento delle operazioni, nella speranza di tenere alta l'attenzione sulle conseguenze ambientali, così come è accaduto durante la marea nera causata da BP nel golfo del Messico.
VIDEO IN PRESA DIRETTA – Ancora una volta le descrizioni più sconvolgenti arrivano da YouTube, dove compaiono decine di video sul naufragio della Rena e le sue conseguenze.
Ad esempio, questo filmato documenta la situazione su una spiaggia locale, progressivamente invasa dalle chiazze di carburante.
Altri video offrono una prospettiva diversa, come quello postato dall'utente Hdactionvid che è riuscito a penetrare nella zona interdetta alla navigazione e realizzare un'eccezionale testimonianza in presa diretta.
Altre immagini riprese a bordo di un elicottero mostrano la nave incagliata, in balia delle onde.
Impressionante anche il breve filmato condiviso dal Bay of Plenty Regional Council (il governo della regione) in cui si vede la chiazza di petrolio diffondersi sulle acque.
IMMAGINI SHOCK - Su Flickr, il social network per gli appassionati di fotografia, la filiale neozelandese di Greenpeace ha postato oltre cinquanta immagini della marea nera che ha ormai raggiunto la costa. Altri scatti da non perdere sono quelli dell'utente George Novak, che documentano le chiazze di petrolio che deturpano le spiagge dell'isola.
I contenuti condivisi non solo soltanto quelli generati dagli utenti. La Bbc offre per esempio una suggestiva galleria fotografica.
TWITTER - Il social network dei cinguettii si rivela come sempre una fonte preziosissima per avere notizie in tempo reale. Oltre ai bollettini ambientali e sanitari della Maritime New Zealand, l'autorità statale che vigila sul traffico dei natanti, si può seguire il profilo della società di consulenza Asr - specializzata nello sviluppo di soluzioni per la gestione delle risorse oceaniche e costiere – oppure selezionare i tweet con l'hashtag #rena e #oilspill.
MAPPE E TIMELINE - Sul sito del New Zealand Herald è consultabile una mappa interattiva della sciagura, su cui la redazione ha geo-referenziato tutti i video e le immagini inviate dai lettori e, cosa forse ancora più interessante, una simulazione della possibile traiettoria del riversamento in mare del carburante.
Anche la Maritime New Zealand ha realizzato una timeline costantemente aggiornata e una galleria fotografica dell'accaduto.
Nuova Zelanda, LE FOTO: 1 - 2
di Federico Guerrini
Il disastro della portacointainer Rena, incagliatasi il 5 ottobre nella Bay of Plenty in Nuova Zelanda sembra essere solo all'inizio. Mentre le autorità marittime, coadiuvate da volontari, si affannano per limitare le conseguenze dell'incidente, privati cittadini e reporter documentano sul Web lo svolgimento delle operazioni, nella speranza di tenere alta l'attenzione sulle conseguenze ambientali, così come è accaduto durante la marea nera causata da BP nel golfo del Messico.
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Altri video offrono una prospettiva diversa, come quello postato dall'utente Hdactionvid che è riuscito a penetrare nella zona interdetta alla navigazione e realizzare un'eccezionale testimonianza in presa diretta.
Altre immagini riprese a bordo di un elicottero mostrano la nave incagliata, in balia delle onde.
Impressionante anche il breve filmato condiviso dal Bay of Plenty Regional Council (il governo della regione) in cui si vede la chiazza di petrolio diffondersi sulle acque.
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I contenuti condivisi non solo soltanto quelli generati dagli utenti. La Bbc offre per esempio una suggestiva galleria fotografica.
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MAPPE E TIMELINE - Sul sito del New Zealand Herald è consultabile una mappa interattiva della sciagura, su cui la redazione ha geo-referenziato tutti i video e le immagini inviate dai lettori e, cosa forse ancora più interessante, una simulazione della possibile traiettoria del riversamento in mare del carburante.
Anche la Maritime New Zealand ha realizzato una timeline costantemente aggiornata e una galleria fotografica dell'accaduto.