Francia, in 6 si sfidano per diventare l'anti-Sarkozy
MondoAd ottobre, le primarie del Partito socialista. Francois Hollande, Martine Aubry sono i favoriti. Ma occhio all'ex moglie del primo, Segolene Royal, che quattro anni dopo ci riprova. In corsa anche Montebourg, Valls, Baylet
La data è fissata sul calendario per il 9 e il 16 ottobre. Saranno in quei giorni che i sei candidati del partito socialista si sfideranno nelle primarie socialiste per decidere chi sarà, nel 2012, il prossimo avversario del presidente uscente Nicolas Sarkozy.
Ma chi sono davvero i sei aspiranti presidenti transalpini?
Francois Hollande: presidente del partito dal 1997 al 2008, è il superfavorito nei sondaggi dopo l'uscita di scena di Dominique Strauss-Kahn. A 57 anni, dopo una lunga campagna sul terreno e una dieta che lo ha fatto dimagrire in modo considerevole, incarna una linea politica realista, e ha messo al centro della sua campagna la riforma fiscale e le difficoltà del mondo giovanile. Ex compagno di Segolene Royal, la sfidante dell'attuale presidente Nicolas Sarkozy nelle elezioni presidenziali del 2007, oggi condivide la sua vita con una giornalista politica. Tiene molto alla sua immagine di "francese normale" e gira per Parigi in motorino.
Martine Aubry: figlia dell'ex presidente della Commissione Ue, Jacques Delors, sindaco di Lille, presidente del Ps dal 2008, ha lavorato a lungo per rinsaldare un partito lacerato dalle divisioni.
Nota per il suo stile sobrio, 61 anni è conosciuta all'estero per essere "la madre delle 35 ore", la riforma sulla riduzione del lavoro settimanale, varata alla fine degli anni '90. Legata a Dominique Strauss-Kahn da un "patto" politico, è entrata nella campagna delle primarie sei mesi dopo Francois Hollande. Incarna una sinistra responsabile e legata alle sue tradizioni, correndo il rischio di essere considerata "arcaica". La Aubry coltiva stretti rapporti in Italia con il Pd. Lo scorso luglio, era a Torino dove ha incontrato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani e il sindaco Piero Fassino.
Segolene Royal: molto distanziata nei sondaggi da Hollande e Aubry, vuole battersi fino in fondo e pensa che il sistema delle primarie le offra ancora una possibilità di strappare la candidatura all'Eliseo, limitando l'influenza dell'apparato del Ps.
Insiste molto sui temi sociali e incarna un socialismo atipico, premendo su ordine e giustizia.
Arnaud Montebourg: a 48 anni, sogna di conquistare la vetta di un partito dominato dalla generazione Aubry-Hollande-Royal. Avvocato, brillante oratore, chiede il ritorno a una forma di protezionismo europeo.
Il suo credo politico è l'uscita dalla globalizzazione. Da anni, milita per la 'Sesta Repubblica', pensando all'adozione di una nuova costituzione che limiti i poteri del presidente e rafforzi il controllo del Parlamento.
Manuel Valls: 49 anni, è l'uomo più a destra del Ps, strenuo difensore del rigore di bilancio. Non esita a parlare di sicurezza e critica alcune riforme emblematiche della sinistra, come la riduzione del tempo di lavoro. Ex fedelissimo della Royal, e' stato il primo a candidarsi nel giugno 2009.
Jena-Michel Baylet: unico candidato non socialista alle primarie, 64 anni, è il capo del Partito radicale di sinistra.
Difende l'idea di un'Europa federale, con un "governo economico europeo permanente". Senza illusioni sulle sue chance di vittoria, spera di convincere il vincitore delle primarie ad adottare una parte delle sue proposte. Su di lui pesa una condanna per favoreggiamento, pronunciata dalla giustizia nel giugno 2009.
Ma chi sono davvero i sei aspiranti presidenti transalpini?
Francois Hollande: presidente del partito dal 1997 al 2008, è il superfavorito nei sondaggi dopo l'uscita di scena di Dominique Strauss-Kahn. A 57 anni, dopo una lunga campagna sul terreno e una dieta che lo ha fatto dimagrire in modo considerevole, incarna una linea politica realista, e ha messo al centro della sua campagna la riforma fiscale e le difficoltà del mondo giovanile. Ex compagno di Segolene Royal, la sfidante dell'attuale presidente Nicolas Sarkozy nelle elezioni presidenziali del 2007, oggi condivide la sua vita con una giornalista politica. Tiene molto alla sua immagine di "francese normale" e gira per Parigi in motorino.
Martine Aubry: figlia dell'ex presidente della Commissione Ue, Jacques Delors, sindaco di Lille, presidente del Ps dal 2008, ha lavorato a lungo per rinsaldare un partito lacerato dalle divisioni.
Nota per il suo stile sobrio, 61 anni è conosciuta all'estero per essere "la madre delle 35 ore", la riforma sulla riduzione del lavoro settimanale, varata alla fine degli anni '90. Legata a Dominique Strauss-Kahn da un "patto" politico, è entrata nella campagna delle primarie sei mesi dopo Francois Hollande. Incarna una sinistra responsabile e legata alle sue tradizioni, correndo il rischio di essere considerata "arcaica". La Aubry coltiva stretti rapporti in Italia con il Pd. Lo scorso luglio, era a Torino dove ha incontrato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani e il sindaco Piero Fassino.
Segolene Royal: molto distanziata nei sondaggi da Hollande e Aubry, vuole battersi fino in fondo e pensa che il sistema delle primarie le offra ancora una possibilità di strappare la candidatura all'Eliseo, limitando l'influenza dell'apparato del Ps.
Insiste molto sui temi sociali e incarna un socialismo atipico, premendo su ordine e giustizia.
Arnaud Montebourg: a 48 anni, sogna di conquistare la vetta di un partito dominato dalla generazione Aubry-Hollande-Royal. Avvocato, brillante oratore, chiede il ritorno a una forma di protezionismo europeo.
Il suo credo politico è l'uscita dalla globalizzazione. Da anni, milita per la 'Sesta Repubblica', pensando all'adozione di una nuova costituzione che limiti i poteri del presidente e rafforzi il controllo del Parlamento.
Manuel Valls: 49 anni, è l'uomo più a destra del Ps, strenuo difensore del rigore di bilancio. Non esita a parlare di sicurezza e critica alcune riforme emblematiche della sinistra, come la riduzione del tempo di lavoro. Ex fedelissimo della Royal, e' stato il primo a candidarsi nel giugno 2009.
Jena-Michel Baylet: unico candidato non socialista alle primarie, 64 anni, è il capo del Partito radicale di sinistra.
Difende l'idea di un'Europa federale, con un "governo economico europeo permanente". Senza illusioni sulle sue chance di vittoria, spera di convincere il vincitore delle primarie ad adottare una parte delle sue proposte. Su di lui pesa una condanna per favoreggiamento, pronunciata dalla giustizia nel giugno 2009.