Gb, scandalo intercettazioni: "I vertici sapevano tutto"

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L'ex corrispondente di News of the World, Clive Goodman, ammise in una lettera che le intercettazioni venivano "ampiamente discusse" nelle riunioni di redazione. James Murdoch ora potrebbe tornare a dover deporre davanti alla commissione parlamentare

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Il royal correspondent del News of the World Clive Goodman - condannato nel 2007 a quattro mesi di carcere per aver intercettato i messaggi di Clarence House - ammise quattro anni fa in una lettera al capo delle risorse umane di News International Daniel Cloke che le intercettazioni venivano "ampiamente discusse" alle riunioni del domenicale e che delle sue erano al corrente altri giornalisti di spicco. Nella lettera Goodman afferma inoltre che il legale del gruppo Tom Crone ed il direttore della testata Andy Coulson gli avevano promesso che avrebbe potuto continuare a lavorare per il News of the Word un volta uscito di prigione se avesse promesso di non "implicare" il domenicale in accuse più ampie.

Due versioni della lettera sono state consegnate alla commissione parlamentare che ha indagato sulle intercettazioni, una da News International stessa e una dallo studio legale Harbottle & Lewis. Nella versione fornita dal gruppo editoriale di Rupert Murdoch tutti i riferimenti alle discussioni sulle intercettazioni condotte nel corso delle riunioni della testata erano stati rimossi. Le nuove rivelazioni rischiano di far finire James Murdoch nuovamente dinanzi alla commissione affari interni che l'aveva interrogato un mese fa. Murdoch aveva sempre insistito che delle intercettazioni erano al corrente in pochi. Richiamati a testimoniare per ora sono stati Crone, Cloke, Colin Myler, ex direttore del News of the World tra il 2007 e la sua chiusura e l'ex responsabile legale di News International Jonathan Chapman.

La lettera mette inoltre in una posizione scomoda Les Hinton, che non l'aveva passata alla polizia e che aveva spinto una serie di dirigenti di News International ad affermare che Coulson non sapeva nulla delle intercettazioni e che Goodman era l'unico giornalista coinvolto. Tom Watson, uno dei membri della commissione, ha definito la lettera "la prova più significativa emersa per ora". E ha detto: "Fa a pezzi la difesa di News International. Questa è la copertura più grossa che ho visto in vita mia". In un comunicato, News International ha dichiarato: "Riconosciamo la gravità del materiale reso noto alla polizia e al Parlamento e ci impegniamo a lavorare in maniera costruttiva e aperta con tutte le autorità di rilievo".

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