Hiroshima, Naoto Kan: "Non credo più nel nucleare"

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Nell'anniversario del lancio della bomba nucleare che distrusse la città nel 1945 il premier giapponese spiega a SkyTG24 perché il suo paese ha deciso di rinunciare all'atomo. VIDEO

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"Prima della tragedia di Fukushima ero convinto che il nucleare, gestito con tutte le misure di sicurezza, fosse una valida alternativa per l'energia. Ma ora ho cambiato idea e penso non sia più possibile proseguire con il vecchio piano energetico". A dirlo ai microfoni di SkyTG24 è Naoto Kan, primo ministro del Giappone, che parla nel giorno dell'anniversario di Hiroshima.

Il 6 agosto, come tutti gli anni, il Giappone si ferma per ricordare il 1945 quando una bomba nucleare lanciata da un aereo americano provocò la morte immediata di almeno 130mila persone. Il 9 agosto un'altra bomba sarebbe stata sganciata sulla città di Nagasaki.
Al Peace Memorial Park della città giapponese si è svolta la cerimonia in ricordo della tragedia, nel corso della quale Kazumi Matsui, sindaco della città ha espresso, davanti a decine di migliaia di persone tutti i suoi dubbi sul cosiddetto "uso pacifico dell'energia nucleare", sollecitando una profonda revisione. "L'incidente di Fukushima e le radiazioni che continuano a ancora oggi a essere disperse, hanno creato paura diffusa e minato la fiducia sulla generazione elettrica dal nucleare. Il governo - ha detto Matsui leggendo la 'Dichiarazione sulla Pace', parte più attesa di una cerimonia trasmessa in diretta televisiva - deve accettare la situazione con onestà e rivedere le proprie politiche velocemente per riconquistare velocemente la fiducia dell'opinione pubblica". Ancora più netto il messaggio lanciato dall'associazione degli 'hibakusha' (letteralmente 'sopravvissuto' alle radiazioni): "uomo e nucleare non possono coesistere".

La cerimonia di quest'anno:

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