Missile libico sfiora nave della Marina italiana: è giallo

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Caduto in mare, nessun problema per l’equipaggio del “Bersagliere” che si trovava a 13-15 miglia al largo della Libia. Il ministro della Difesa La Russa: "Nessun motivo di preoccupazione, la nave italiana non era l’obiettivo". L’Idv: "Siamo in guerra"

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È giallo per il missile libico che mercoledì 3 agosto ha sfiorato la nave della Marina militare “Bersagliere”. È successo intorno alle 10:40, ora italiana. Il missile è caduto in mare e non c’è stato nessun problema per l’equipaggio dell’unità della Marina, che normalmente incrocia a 13-15 miglia al largo della costa libica e che è stata fatta allontanare a scopo precauzionale.

Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha confermato la notizia: "A due chilometri dalla fregata ‘Bersagliere’ al largo delle coste libiche è stata segnalata dai radar la traccia di un missile caduto in mare". "Potrebbe essere un missile libico o anche un missile antiaereo caduto poi in mare – ha aggiunto La Russa - In ogni caso la nave prudentemente si è portata a largo".
"Non ci sono motivi di particolare preoccupazione", ha aggiunto il ministro che poi ha escluso “che fosse la nave italiana l'obiettivo" del "razzo". "Non bisogna creare allarmismi - ha spiegato - perché il razzo è caduto lontanissimo dalle coste italiane, ma vicino alla costa di Misurata".

La fregata della Marina militare 'Bersagliere' è salpata dalla Spezia lo scorso 28 luglio e dal 30 è operativa nell'ambito del dispositivo della Nato per le operazioni in Libia.
Oltre alla nave Bersagliere - al comando del capitano di fregata Gennaro Falcone, e con a bordo circa 200 uomini - la Marina militare contribuisce attualmente all'operazione Unified Protector anche con la nave anfibia San Giusto.

Alla notizia è seguito il comunicato polemico dell’Italia dei Valori, contraria all’intervento in Libia. "Il ministro della Difesa, La Russa, conferma le azioni di guerra compiute e subite dalle forze armate italiane, ma si ostina a negare la realtà”, afferma in una nota il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, che aggiunge: "Il nostro Paese è in guerra. Una guerra senza senso, che serve soltanto a mietere vittime militari e civili".

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