Scandalo intercettazioni: l'ex ad di News International si sarebbe presentata volontariamente in commissariato. Sir Paul Stephenson: "Avremmo dovuto fare le cose diversamente". Secondo il Sunday telegraph anche James Murdoch sarebbe indagato. VIDEO
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(in fondo all'articolo tutti i video sullo scandalo intercettazioni illegali)
Rebekah Brooks, ex ad News International, è stata arrestata per lo scandalo delle intercettazioni e per pagamenti alla polizia. Poche ore dopo il capo di Scotland Yard Paul Stephenson ha rassegnato le dimissioni. Secondo il Sunday telegraph anche James Murdoch, Ceo di News Corp Europa e Asia, sarebbe indagato. E sui giornali britannici viene pubblicato un nuovo messaggio di scuse di Rupert Murdoch dal titolo "Ripareremo agli errori commessi".
Rebekah Brooks - Rebekah Brooks, 43 anni, ex ad di News International, dimessasi in seguito allo scandalo intercettazioni illegali che sta scuotendo la Gran Bretagna, è stata arrestata. La Brooks è stata arrestata per lo scandalo delle intercettazioni e per pagamenti alla polizia. Rebekah Brooks si è presentata volontariamente a mezzogiorno in un commissariato di Londra ed è stata arrestata da agenti dell'Operazione Weeting e la Operazione Elveden, i due filoni dell'inchiesta. L'ex ad di News International (ramo britannico di News Corp, gruppo editoriale di cui fa parte anche Sky Italia) è tuttora agli arresti. Dopo le dimissioni della Brooks è stato chiamato al suo posto Tom Mockridge, ad di Sky Italia.
La scorsa settimana gli inquirenti avevano arrestato Andy Coulson, adesso in libertà vigilata, prima direttore di News of the World e poi portavoce di David Cameron, carica da cui si è dimesso nei mesi scorsi. Sabato 16 luglio si è dimesso invece l'amministratore delegato di Dow Jones Les Hinton.
Sir Paul Stephenson - Qualche ora dopo l'arresto di Rebekah Brooks sono arrivate anche le dimissioni del capo di Scotland Yard Sir Paul Stephenson. "Non avevo idea della portata dello scandalo" ha detto Stephenson in una conferenza stampa in diretta Tv (GUARDA IL VIDEO INTEGRALE). "Avremmo dovuto fare le cose diversamente. Questo non è il momento per le illazioni", ha aggiunto il capo della polizia.
Sir Paul è rimasto intrappolato nella bufera delle intercettazioni perché sembra abbia accettato doni - come un soggiorno di 20 giorni in una spa di lusso - da uno degli indagati, Neil Wallis l'ex vice direttore di News of the World , che lui stesso aveva tra l'altro assunto come consulente di Scotland Yard.
James Murdoch - Intanto, secondo il Sunday telegraph, anche James Murdoch, figlio di Rupert e presidente e Ceo di News Corp Europa e Asia sarebbe indagato per aver intralciato le indagini, cancellando email che avrebbero potuto provare la gravità dello scandalo già nel 2006. Secondo il Times poi, il board di BSkyB avrebbe convocato per il 28 luglio una sessione speciale sul futuro di James Murdoch, che è anche presidente della piattaforma pay-tv, alla cui completa acquisizione Murdoch ha rinunciato in seguito allo scandalo.
Sui giornali le nuove scuse - Domenica 17 luglio i principali domenicali britannici hanno pubblicato un nuovo messaggio di scuse di Rupert Murdoch per lo scandalo-intercettazioni (IL VIDEO). "Non ci sarà alcun posto in cui nascondersi" dall'inchiesta della polizia, ha assicurato il magnate australiano sotto il titolo "Ripareremo agli errori commessi". News International, ramo britannico di News Corporation, ha assicurato nelle inserzioni a pagamento che "chiedere perdono è solo il primo passo" e ha assicurato piena collaborazione con gli inquirenti che indagano sugli hackeraggi e sui casi di corruzione da parte dei giornalisti di News of the World e di altre testate del gruppo. "Ci vorrà del tempo per riguadagnare la fiducia", si legge ancora nel messaggio, "ma siamo determinati a rispondere alle aspettative dei nostri lettori, colleghi e soci". Le nuove scuse arrivano dopo quelle fatte pubblicare sabato da Murdoch su sette giornali britannici.
L'audizione in Parlamento - Martedì James Murdoch sarà ascoltato alla Camera dei Comuni per una audizione sullo scandalo assieme al padre Rupert e a Rebekah Brooks. In questo caso, sotto i riflettori è il presidente della Commissione Cultura Media e Sport che guiderà l'audizione John Whittingdale, per via dei suoi rapporti, sottolineati dall'Indipendent on Sunday, con figure di primo piano di News Corp come Les Hinton, appena dimessosi da ad di Dow Jones.
Proprio oggi, domenica 17 luglio, il leader laburista, Ed Miliband, in un'intervista all'Observer, chiede nuove regole per limitare al 20% la fetta di stampa nelle mani di un singolo proprietario, puntando così ad arginare la concentrazione di potere nelle mani di Rupert Murdoch.
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