Yemen: dopo gli scontri, arriva una fragile tregua

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Gli uomini del presidente Ali Abdullah Saleh e gli oppositori delle tribù locali hanno siglato un accordo informale di cessate il fuoco. Negli ultimi sette giorni almeno 115 persone hanno perso la vita nelle rivolte. LO SPECIALE

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Dopo una settimana di duri scontri tra forze fedeli al presidente Ali Abdullah Saleh e oppositori legati allo sceicco Sadiq al-Ahmar, leader della tribù degli Hashed, si registra una giornata di calma in Yemen.

Secondo la stampa locale, le due parti hanno raggiunto un accordo informale di cessate il fuoco, sulla cui tenuta, tuttavia, ci sono molti dubbi.
Nel corso dell'ultima settimana, almeno 115 persone hanno perso la vita, mentre in migliaia sono state costrette a fuggire dalla capitale Sana'a, dove si sono svolti gli scontri più violenti.

La notizia della tregua arriva nello stesso giorno in cui tre operatori umanitari francesi sono stati rapiti nel sud del Paese. Lo riferisce un funzionario per la sicurezza locale. Le forze di sicurezza sono già a caccia dei rapitori delle due donne e un uomo che sono stati sequestrati dopo aver lasciato un ristorante, ha detto la stessa fonte.

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