Elezioni in Spagna, crollano i socialisti di Zapatero

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Nella foto il popolo degli indignados radunato in piazza a Madrid - 22 maggio 2011 - Foto: Getty
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Le urne hanno punito il Psoe dando una netta vittoria alle comunali e regionali al Partito Popular del leader dell'opposizione Rajoy. Il primo ministro, che perde anche Barcellona, ammette la sconfitta ma esclude la convocazione di legislative anticipate

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La sconfitta dei socialisti di Zapatero al potere era stata annunciata, ma si è materializzata con dimensioni inattese. Il risultato delle urne delle elezioni amministrative spagnole per rinnovare oltre 8mila sindaci, 68.400 consiglieri municipali e 824 deputati regionali è quasi uno tsunami per il partito del primo ministro.
Il tutto con il nuovo fenomeno degli indignados che sembra non aver avuto alcuna influenza con l'affluenza alle urne anche aumentata: nel 2007 votò il 63,27% contro il 66,05% di questa tornata elettorale. Dopo le proteste contro la crisi che hanno portato in piazza nella capitale centinaia di persone, si temeva l'effetto astensionismo. Ma così non è stato.

A scrutinio ultimato, si conferma la netta vittoria dell'opposizione del Partido Popular di Mariano Rajoi che ha raccolto il 37,53%, che, tra l'altro conferma Madrid.
Si conferma la debacle dei socialisti di Zapatero, arretrati al 27,79%. La sconfitta più dura è la perdita di Barcellona, socialista dal 1979, Siviglia e due regioni roccaforte come Castilla-Mancha e l'Extramadura.
Con un impeccabile fair play il vicepremier socialista, Alfredo Perez Rubalcaba, si è congratulato con i rivali del Partido Popular per aver vinto "ampiamente" le elezioni
amministrative spagnole. Indietro la sinistra di Izquierda Unida (IU) con il 6,31% e i
nazionalisti moderati catalani di Convergencia i Uniò (CiU) sono quarti con il 3,91% a livello nazionale ma dopo 32 anni hanno strappato Barcellona ai socialisti.

Il premier socialista spagnolo Josè Luis Zapatero ha riconosciuto che il Psoe "ha perso chiaramente" le elezioni amministrative e regionali. Zapatero si è congratulato "con il Partito Popolare e con i suoi candidati, che hanno ottenuto un risultato molto buono". "Abbiamo vinto molto, sappiamo vincere, ma sappiamo perdere" ha affermato.
Il premier spagnolo ha però nuovamente escluso di anticipare la data delle elezioni politiche, previste per marzo 2012.

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