Dal taccuino del leader di Al Qaeda sequestrato nel suo compound di Abbottabad emerge che lo sceicco del terrore stava pensando a nuovi attentati contro gli Usa. Erano anche segnate date simboliche come il 4 luglio, Independence day
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Appunti del terrore, scritti di suo pugno da Osama Bin Laden. Fonti del Pentagono hanno reso noto che tra il materiale sequestrato nel raid di Abbottabad i Navy Seals hanno portato via anche un taccuino. Appunti, niente di più. Ma secondo gli Usa sono la prova che il leader di Al Qaeda dal rifugio di Abbottabad continuava a progettare possibili attacchi all'America, ipotizzando come e cosa colpire, se treni o metropolitane, e soprattutto quando. Una delle date simboliche indicate negli appunti è il 4 luglio, giorno dell'Indipendenza degli Stati Uniti. Un'altra data è il decimo anniversario dell'11 settembre.
L'intelligence americana ha ragioni per ritenere che quelli di Bin Laden fossero più che altro aspirazioni terroristiche più che veri e propri progetti in grado di essere eseguiti. Nello stesso tempo, però, gli esperti americani valutano come preziosissime quelle indicazioni, perché sono la prova che Osama Bin Laden era ancora a tutti gli effetti al vertice di Al Qaeda, non solo come figura simbolica, ma anche come comandante in grado di fornire direzione e guida.
Mentre i parenti di Bin Laden, in particolare il figlio Omar, chiedono che gli Stati Uniti forniscano la prova della morte del terrorista e invocano un'inchiesta internazionale, le autorità americane hanno ribadito per l'ennesima volta il giudizio già chiaramente espresso dal presidente, Barack Obama: per gli Stati Uniti Osama Bin Laden era un assassino colpevole della morte di migliaia di persone, tra cui donne e bambini, e come tale meritava la morte. Per questo - come detto dal ministro della Giustizia, Eric Holder - il raid di Abbottabad è da considerarsi "in linea con i valori e con le leggi" in cui gli Stati Uniti si riconoscono. "Avere la prova che Bin Laden pensava a come e quando colpire di nuovo l'America non significa dire che ci siano piani terroristici pronti a scattare", ha precisato alla Cnn una fonte dell' intelligence. Dall'enorme quantità di materiale sequestrato, tra cui anche il taccuino, è emerso infatti che Bin Laden "continuava a pensare" in termini strategici e 'politici'. Ma - almeno finora - non sono emersi progetti concreti di possibili attacchi a breve.
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