E' quanto avrebbe rivelato la moglie del numero uno di Al Qaeda durante gli interrogatori. Obama intanto si congratula con le forze speciali che hanno condotto il blitz. In Afghanistan i talebani vanno all'attacco di Kandahar: almeno 6 kamikaze
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(In fondo all'articolo tutti i video sulla morte di Bin Laden)
Osama Bin Laden viveva già dal 2003 in un villaggio vicino alla città di Haripur, a qualche decina di chilometri da Islamabad. E' quanto ha detto la moglie del leader di Al Qaeda durante gli interrogatori dopo il suo arresto nel compound di Abbottabad, secondo quanto riferiscono ufficiali vicini all'inchiesta al quotidiano pakistano Dawn.
Secondo i due ufficiali intervistati dal giornale Amal Ahmed Al Sadah la giovane moglie yemenita di Osama Bin Laden, detenuta dalle forze pakistane dal giorno del blitz in cui è morto il marito, ha riferito che prima di trasferirsi nel compound di Abbottabad, verso la fine del 2005, il capo di Al Qaeda ha vissuto con la sua famiglia per due anni e mezzo a Chak Shah Mohammed Khan, un villaggio a due chilometri a sud est della città di Haripur, situata lungo la strada tra Islamabad e la stessa Abbottabad.
Questo significa, ha sottolineato uno degli ufficiali, che Osama ha lasciato l'area tribale del paese nel 2003 per andare a vivere in un centro abitato.
Per anni, sottolinea il quotidiano, sin dalla scomparsa di Osama dalle montagne di Tora Bora in Afghanistan nel 2001, le forze americane e pakistane lo avevano cercato nella regione tribale al confine tra Pakistan ed Afghanistan.
I talebani vanno all'attacco di Kandahar - Dopo la morte di Bin Laden gli occhi sono puntati anche sulle possibili reazioni da parte del mondo islamico. E sabato 7 maggio, un giorno dopo la diffusione di un comunicato da parte dell'Emirato islamico dell'Afghanistan in cui si loda la figura di Osama Bin Laden, un commando di talebani ha attaccato la residenza del governatore e altri uffici pubblici a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, con almeno sei kamikaze che si sono fatti saltare in aria.
L'offensiva ha scatenato una vera e propria battaglia nelle strade della città, protrattasi per ore. Alcuni militanti si sono asserragliati in un centro commerciale di cinque piani da dove hanno aperto il fuoco sulle guardie che proteggono la residenza fortificata del governatore
Tooryalai Wesa. Sull'edificio sono anche piovute due granate. Nel fuoco incrociato sono rimasti feriti almeno 10 tra militari e civili. Altri ribelli hanno attaccato contemporaneamente la sede dei servizi di intelligence afghani e un commissariato di polizia alla periferia della città, dove sono stati respinti dagli agenti. In città sono state udite almeno 10 forti esplosioni.
Obama si congratula con i Navy Sealas - Intanto, Barack Obama è voluto tornare sulla cattura del numero uno del terrorismo internazionale: "Abbiamo decapitato la testa di Al Qaeda e sono certo che la sconfiggeremo", ha detto il presidente americano in un discorso carico di emozione tenuto di fronte a più di 2mila militari raccolti nella base di Fort Campbell (Kentucky) sede del 160mo reggimento dell'aeronautica per le operazioni speciali e anche della 101ma divisione dei paracadutisti appena tornati dall'Afghanistan.
"Tutto il mondo ha potuto capire quanto siete capaci e pronti ad agire", ha continuato Obama ricordando che questa "è stata la decisione più pesante presa come comandante in capo e l'ho fatta sapendo che avrebbe reso più sicura l'America e il mondo intero". Quindi, "a nome degli Stati Uniti e del mondo intero ho l'onore di dirvi 'lavoro ben fatto"', ha detto Obama alle truppe.
Dopo essersi congratulato per l'operato e per il coraggio mostrato dai corpi speciali, Obama ha anche confermato che a partire dall'estate si comincerà a ridurre la presenza militare Usa in Afghanistan per dare il via alla fase di transizione. Infine, ha colpito nel segno, lanciando un messaggio a tutta l'America perché "i valori che ci contraddistinguono da oltre 200 anni sono più forti che mai". "Abbiamo dimostrato di essere una nazione che sa prendersi dei rischi, affrontare delle difficoltà senza abbassare la testa ma rialzandosi tutte le volte", ha sottolineato.
Prima del discorso, il presidente, accompagnato dal suo vice Joe Biden, ha incontrato in segretezza anche i membri del Team 6 dei Navy Seals, il corpo scelto che ha ucciso il numero uno di Al-Qaida. Obama ha quindi conferito loro la "Presidential Unit Decoration", la più alta decorazione militare attribuita per atti di straordinario coraggio contro il nemico.
Dettagli sul blitz che ha ucciso Bin Laden - Ed emergono anche nuove indiscrezioni sul blitz che ha portato all'uccisione di Osama. E' stata una telefonata, apparentemente innocua, a permettere l'anno scorso alla Cia di individuare il compound di Abbottabad dove si nascondeva.
La telefonata è giunta da un vecchio amico ad Abu Ahmed al Kuwaiti, il 'corriere' dello sceicco del terrore che l'intelligence americana stava tenendo sotto sorveglianza. L'amico ha chiesto ad al Kuwaiti dove era stato e cosa stava facendo. "Sono di nuovo con le persone con cui ero prima", è stata la laconica risposta, a cui è seguita una pausa significativa.
"Possa Dio facilitarvi", ha commentato l'amico. Per gli uomini dell'intelligence americana il messaggio era chiaro: il corriere era tornato da Bin Laden. E la telefonata li ha portati al compound di Abbottabad. "Questo è il momento in cui inizia il film della caccia a bin Laden", ha spiegato un funzionario americano informato dei fatti. La telefonata ad al Kuwaiti ha permesso all'intelligence americana di ottenere il numero di cellulare di al Kuwaiti.
A partire da questo elemento, impiegando risorse umane e tecniche si è arrivati al compound. Gli americani sono stati fra l'altro colpiti dal fatto che quando al Kuwaiti o altre persone lasciavano il compound, guidavano il loro mezzo per almeno 90 minuti prima di inserire la batteria nel telefono cellulare.
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Osama Bin Laden viveva già dal 2003 in un villaggio vicino alla città di Haripur, a qualche decina di chilometri da Islamabad. E' quanto ha detto la moglie del leader di Al Qaeda durante gli interrogatori dopo il suo arresto nel compound di Abbottabad, secondo quanto riferiscono ufficiali vicini all'inchiesta al quotidiano pakistano Dawn.
Secondo i due ufficiali intervistati dal giornale Amal Ahmed Al Sadah la giovane moglie yemenita di Osama Bin Laden, detenuta dalle forze pakistane dal giorno del blitz in cui è morto il marito, ha riferito che prima di trasferirsi nel compound di Abbottabad, verso la fine del 2005, il capo di Al Qaeda ha vissuto con la sua famiglia per due anni e mezzo a Chak Shah Mohammed Khan, un villaggio a due chilometri a sud est della città di Haripur, situata lungo la strada tra Islamabad e la stessa Abbottabad.
Questo significa, ha sottolineato uno degli ufficiali, che Osama ha lasciato l'area tribale del paese nel 2003 per andare a vivere in un centro abitato.
Per anni, sottolinea il quotidiano, sin dalla scomparsa di Osama dalle montagne di Tora Bora in Afghanistan nel 2001, le forze americane e pakistane lo avevano cercato nella regione tribale al confine tra Pakistan ed Afghanistan.
I talebani vanno all'attacco di Kandahar - Dopo la morte di Bin Laden gli occhi sono puntati anche sulle possibili reazioni da parte del mondo islamico. E sabato 7 maggio, un giorno dopo la diffusione di un comunicato da parte dell'Emirato islamico dell'Afghanistan in cui si loda la figura di Osama Bin Laden, un commando di talebani ha attaccato la residenza del governatore e altri uffici pubblici a Kandahar, nel sud dell'Afghanistan, con almeno sei kamikaze che si sono fatti saltare in aria.
L'offensiva ha scatenato una vera e propria battaglia nelle strade della città, protrattasi per ore. Alcuni militanti si sono asserragliati in un centro commerciale di cinque piani da dove hanno aperto il fuoco sulle guardie che proteggono la residenza fortificata del governatore
Tooryalai Wesa. Sull'edificio sono anche piovute due granate. Nel fuoco incrociato sono rimasti feriti almeno 10 tra militari e civili. Altri ribelli hanno attaccato contemporaneamente la sede dei servizi di intelligence afghani e un commissariato di polizia alla periferia della città, dove sono stati respinti dagli agenti. In città sono state udite almeno 10 forti esplosioni.
Obama si congratula con i Navy Sealas - Intanto, Barack Obama è voluto tornare sulla cattura del numero uno del terrorismo internazionale: "Abbiamo decapitato la testa di Al Qaeda e sono certo che la sconfiggeremo", ha detto il presidente americano in un discorso carico di emozione tenuto di fronte a più di 2mila militari raccolti nella base di Fort Campbell (Kentucky) sede del 160mo reggimento dell'aeronautica per le operazioni speciali e anche della 101ma divisione dei paracadutisti appena tornati dall'Afghanistan.
"Tutto il mondo ha potuto capire quanto siete capaci e pronti ad agire", ha continuato Obama ricordando che questa "è stata la decisione più pesante presa come comandante in capo e l'ho fatta sapendo che avrebbe reso più sicura l'America e il mondo intero". Quindi, "a nome degli Stati Uniti e del mondo intero ho l'onore di dirvi 'lavoro ben fatto"', ha detto Obama alle truppe.
Dopo essersi congratulato per l'operato e per il coraggio mostrato dai corpi speciali, Obama ha anche confermato che a partire dall'estate si comincerà a ridurre la presenza militare Usa in Afghanistan per dare il via alla fase di transizione. Infine, ha colpito nel segno, lanciando un messaggio a tutta l'America perché "i valori che ci contraddistinguono da oltre 200 anni sono più forti che mai". "Abbiamo dimostrato di essere una nazione che sa prendersi dei rischi, affrontare delle difficoltà senza abbassare la testa ma rialzandosi tutte le volte", ha sottolineato.
Prima del discorso, il presidente, accompagnato dal suo vice Joe Biden, ha incontrato in segretezza anche i membri del Team 6 dei Navy Seals, il corpo scelto che ha ucciso il numero uno di Al-Qaida. Obama ha quindi conferito loro la "Presidential Unit Decoration", la più alta decorazione militare attribuita per atti di straordinario coraggio contro il nemico.
Dettagli sul blitz che ha ucciso Bin Laden - Ed emergono anche nuove indiscrezioni sul blitz che ha portato all'uccisione di Osama. E' stata una telefonata, apparentemente innocua, a permettere l'anno scorso alla Cia di individuare il compound di Abbottabad dove si nascondeva.
La telefonata è giunta da un vecchio amico ad Abu Ahmed al Kuwaiti, il 'corriere' dello sceicco del terrore che l'intelligence americana stava tenendo sotto sorveglianza. L'amico ha chiesto ad al Kuwaiti dove era stato e cosa stava facendo. "Sono di nuovo con le persone con cui ero prima", è stata la laconica risposta, a cui è seguita una pausa significativa.
"Possa Dio facilitarvi", ha commentato l'amico. Per gli uomini dell'intelligence americana il messaggio era chiaro: il corriere era tornato da Bin Laden. E la telefonata li ha portati al compound di Abbottabad. "Questo è il momento in cui inizia il film della caccia a bin Laden", ha spiegato un funzionario americano informato dei fatti. La telefonata ad al Kuwaiti ha permesso all'intelligence americana di ottenere il numero di cellulare di al Kuwaiti.
A partire da questo elemento, impiegando risorse umane e tecniche si è arrivati al compound. Gli americani sono stati fra l'altro colpiti dal fatto che quando al Kuwaiti o altre persone lasciavano il compound, guidavano il loro mezzo per almeno 90 minuti prima di inserire la batteria nel telefono cellulare.