Frattini alla Clinton: "L'Italia resta in tutte le missioni"

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Così il ministro degli Esteri durante l’incontro con il segretario di Stato americano. Tra i temi del vertice soprattutto la guerra in Libia. Ma la Clinton ha anche ricordato il momento del blitz contro Bin Laden: "I 38 minuti più intensi della mia vita"

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"Confermiamo l'impegno italiano su tutte le missioni" internazionali e "certamente anche quella in Libia". Così il ministro degli Esteri Franco Frattini ha dato il via alla conferenza stampa al termine dell’incontro bilaterale con il segretario di Stato americano Hillary Clinton.
L'Italia ha "sempre concordato con gli alleati le azioni sullo scenario internazionale, ci consultiamo e definiamo sempre prima con i partner internazionali ed europei, ma innanzitutto con gli Usa”, ha aggiunto Frattini sottolineando poi "l'importanza di arrivare ad una soluzione politica” in Libia.

"Aumentare pressione su Gheddafi"
- Su questo argomento sia Frattini che la Clinton sono convenuti sul fatto che "la pressione militare debba essere uno strumento per convincere il regime di Gheddafi a cessare gli attacchi contro i civili". La Clinton, in particolare, ha sottolineato come in questo momento serva "aumentare la pressione militare, politica ed economica su Gheddafi per porre fine alle violenze contro i civili ed avviare una transizione democratica verso un futuro migliore". In questo, ha aggiunto il segretario di Stato Usa, "Italia e Stati Uniti lavorano fianco a fianco".

"Grati per l'impegno dell'Italia" - Non sono mancati i ringraziamenti al nostro paese per il ruolo nei teatri di crisi internazionali: "Siamo molto grati per l'impegno dell'Italia", ha affermato Hillary Clinton. Chiamando Frattini per nome, il capo della diplomazia americana ha sottolineato: "Ti ringraziamo Franco per aver ospitato questa riunione", ricordando la "forte amicizia e partnership con l'Italia".

"In Afghanistan ancora più determinati"
- Da Hillary Clinton anche il "profondo apprezzamento" per la partecipazione dell'Italia alla missione in Afghanistan. Qui "dopo la morte di Bin Laden la nostra determinazione è ancora più forte", dice. La Clinton, sempre durante la conferenza stampa congiunta alla Farnesina con il ministro degli Esteri Franco Frattini, spiega inoltre che in Afghanistan "siamo impegnati per la riconciliazione e vogliamo raggiungere una soluzione politica. E vogliamo -conclude la Clinton- che gli insorti non continuino a combattere ma prendano parte alla vita politica".
E, prima di chiudere la conferenza stampa, il segretario di Stato Usa ha descritto così il momento del raid che ha portato all'uccisione di Osama Bin Laden: "Sono stati i 38 minuti più intensi della mia vita".

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